l “branco” deve essere riconosciuto colpevole e condannato. Punito con pene severissime. Chiudendo la sua requisitoria il pubblico ministero Francesco Ponzetta ha invocato 80 anni di carcere per gli otto imputati nel processo “Ricatto”, incardinato sulla drammatica vicenda della minorenne melitese sottoposta per un lungo periodo a violenze sessuali, anche di gruppo. Queste le richieste dell’accusa: 16 anni e 6 mesi per Davide Schimizzi, 15 anni per Giovanni Iamonte, 10 anni e 10 mesi per Antonio Verduci, 12 anni per Michele Nucera, 8 anni per Lorenzo Tripodi (per questi ultimi due è stata chiesta l’assoluzione da alcuni capi di imputazione), 7 anni per Daniele Benedetto, 8 anni per Pasquale Principato e, infine, 3 anni e 2 mesi per Domenico Mario Pitasi. Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - Calabria in edicola oggi.