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Al Festival di Berlino è tragedia con "Una femmina" di 'Ndrangheta

A Panorama il film di Costabile con Lina Siciliano e Ferracane

Una vera e propria tragedia greca venata di horror quella che propone "Una femmina", opera prima di Francesco Costabile che passa oggi nella sezione competitiva Panorama della 72/ma edizione del Festival di Berlino.

Cupo, pieno di sangue e vendetta il film, girato tra i monti della Calabria, racconta una storia di 'Ndrangheta con protagonista Rosa (l'esordiente Lina Siciliano), una vera e propria maschera naturale che impone rispetto e affascina.

Questa ragazza indomita e senza paura, che vive con nonna e zio in un paesino calabrese sperduto nel parco nazionale del Pollino, crescendo scopre nel suo passato un'ombra da sanare. Da allora la ragazza, piena di temperamento, cova una rabbia che la porta alla ricerca di una personale vendetta di sangue, anche se questo significa tradire la propria famiglia e i propri valori. E questo con tutti i rischi che comporta.

Ma come mostra il film - in sala dal 17 con Medusa e liberamente ispirato al romanzo "Fimmine Ribelli. Come le donne salveranno il paese della 'Ndrangheta" di Lirio Abbate- , la sua rivolta è il segnale di una rivoluzione possibile che solo il genere femminile può fare.

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