E' il giorno del derby italiano e calabrese agli Europei di calcio in Germania. Da un lato Domenico Tedesco, dall'altro Francesco Calzona.
Il primo, nato a Rossano e cresciuto a Bocchigliero in provincia di Cosenza, il 12 settembre 1985, guiderà la nazionale del Belgio. Il secondo, nato a Cessaniti in provincia di Vibo Valentia, il 24 ottobre 1968, guiderà la nazionale della Slovacchia. E, guarda caso, il sorteggio di Euro 2024 ha voluto che i due si incontrassero nello stesso girone, quello E, di cui fanno parte anche Romania e Ucraina. Oggi alle 18 la sfida Belgio-Slovacchia.
I due allenatori alla vigilia
La Slovacchia sarà un’avversaria "aggressiva" e "offensiva", da non sottovalutare. Lo ha sottolineato il tecnico del Belgio Domenico Tedesco, alla vigilia della sfida a Euro2024. "I risultati delle qualificazioni non mentono - ha detto Tedesco - Hanno perso solo due partite, entrambe contro il Portogallo. Sono una squadra aggressiva, che non smette di pressare per 90 minuti". Il Belgio inizia il torneo continentale alle prese con diversi infortuni, ma Tedesco si è detto fiducioso. "De Bruyne? Sono sicuro che sia pronto. La stagione non è stata facile, per lui e per noi. È difficile giocare senza il tuo capitano. Dopo la finale di FA Cup gli sono stati concessi alcuni giorni liberi e quando è tornato abbiamo gradualmente aumentato il suo carico di lavoro. Ha reagito in modo fantastico, quindi non ho assolutamente dubbi", ha concluso l’allenatore del Belgio.
"Sappiamo di non essere affatto i favoriti. Sarei felicissimo di un pareggio. Spero che la squadra giochi al di sopra delle sue possibilità e ottenga il massimo in termini di risultato. Ciò che conta è non perdere". Così il tecnico della Slovacchia Francesco Calzona, in vista dell’esordio a Euro2024 contro il Belgio. "Il Belgio è bravo ad attaccare gli spazi e in contropiede, ma noi abbiamo il nostro modo di giocare e i nostri punti di forza - ha aggiunto l’ex allenatore del Napoli - Loro hanno giocatori di altissimo livello. Non sono preoccupato tanto dalla loro velocità ma dalle loro qualità". In conferenza stampa è intervenuto anche il capitano Milan Skriniar, che ha evidenziato: "Ci siamo allenati duramente in vista della partita d’esordio. Non vediamo l’ora di scendere in campo e siamo pronti.
La carriera di Mimmo Tedesco
Tedesco ha vissuto fino all'adolescenza in Calabria. Poi si è trasferito insieme alla famiglia in Germania ad Aichwald nel Baden Wurtembberg. Si laurea in ingegneria gestionale e nel frattempo studia da allenatore già da quando da calciatore milita nella squadra della sua città. Parte la trafila da allenatore nelle giovanili dello Stoccarda e dell'Offenheim e poi successivamente arriva la prima chiamata in una prima squadra, l'Erzgebirge Aue nel campionato di Bundesliga 2. Siamo a marzo del 2017 e Tedesco con una serie positiva di risultati riesce a salvare la squadra dalla retrocessione. Nell'estate del 2017 arriva la chiamata in Bundesliga dello Schalke 04 e Tedesco arriva a portare la squadra al secondo posto in campionato. La stagione successiva esordisce in Champions League e porta lo Schalke agli ottavi di finale. Poi ecco i due anni trascorsi in Russia alla guida dello Spartak Mosca, compagine con la quale al secondo anno in panchina conquista il secondo posto in campionato. Nel 2021-22 torna in Germania a guidare il Lipsia: arriva quarto in campionato e vince la Coppa di Germania. La stagione successiva viene esonerato già a settembre. Dal febbraio 2023 è il ct del Belgio con la quale si è qualificato agli Europei.
La carriera di Ciccio Calzona
La favola di Ciccio Calzona. Nato a Vibo Valentia e cresciuto nel suo paese d'origine, Cessaniti, Calzona da sempre porta in dote la passione per il pallone e la capacità di guardare oltre ed essere già una sorte di mente, di tattico fin da ragazzo. Giovanissimo parte per la Toscana: una breve parentesi da calciatore professionista con l'Arezzo, poi una lunga carriera nel calcio dilettantistico toscano e in particolare aretino. E' qui che conosce Maurizio Sarri ed è lo stesso Calzona a proporre alla società del Tegoleto nel 2000 ad ingaggiare Sarri come allenatore. Dal 2007 per più di un decennio Calzona diventa il braccio destro di Sarri: da Avellino, passando per varie squadre e arrivando alle esperienze di Empoli e Napoli. Calzona poi lascia Sarri nel 2018 e va a Cagliari nella stagione 2020-21 come secondo di Di Francesco. Nell'estate del 2022 viene nominato ct della Slovacchia, nazionale con la quale si qualifica ad Euro 2024. Nel febbraio scorso accetta la chiamata del Napoli e siede sulla panchina dei partenopei in Serie A fino a fine stagione avendo la possibilità di esordire da primo allenatore in Serie A e anche in Champions League.
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