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La grana degli Oss calabresi idonei a un concorso in Puglia

L’ipotesi di “importare” operatori socio-sanitari scatena le ire dei colleghi inseriti negli elenchi delle Aziende ospedaliere regionali

Boom di calabresi nella graduatoria di idonei sancita dal concorso per operatori socio-sanitari bandito dall’Azienda ospedaliero-universitaria “Riuniti” di Foggia, ma la sola idea di riportarli nella terra natia fa insorgere gli Oss che compongono le graduatorie calabresi non ancora esaurite e che scadranno nel 2022. Soltanto tra Catanzaro e Vibo Valentia sono trecento gli interessati che al momento lavorano con i contratti Covid, ma sognano un posto al sole con l’agognato contratto a tempo indeterminato.

La beffa però è dietro l’angolo perché, proprio ora che le modifiche al decreto Calabria hanno sbloccato le assunzioni a tempo indeterminato in chiave Covid che prima non erano contemplate, in Puglia c’è un comitato che si appella ai pareri espressi da varie sezioni regionali della Corte dei Conti e sta già scaldando i motori per tornare. È l’emigrazione di ritorno che sta producendo uno scontro diretto in nome e per conto di quelle graduatorie in corso di validità che stanno creando qualche attrito anche tra i Cobas pugliesi e i SiCobas calabresi.

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