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Locri, "Salviamo la sanità del territorio": duemila manifestanti in difesa dell'ospedale

All’insegna dello slogan “Salviamo la Sanità della Locride” in circa duemila si sono ritrovati questa mattina a manifestare in occasione del sit-in indetto dall'Associazione dei sindaci del Territorio. Tutti mobilitati a difesa dell’unico presidio pubblico di salute oggi presente nella Locride che coinvolge 42 comuni ed oltre 150 mila abitanti. La preoccupazione, esternata da tutti i partecipanti al “Sanità day della Locride” - tantissimi anche gli studenti - è quella alla quale ha dato voce il vescovo della diocesi di Loci-Gerace, monsignor Francesco Oliva.

Il presule ha tra l'altro manifestato il timore “che un presidio come questo di Locri, strategico in un’area periferica, possa essere progressivamente depotenziato, per mancanza di medici, apparecchiature sanitarie moderne e funzionali, perdendo la sua indole di ospedale spoke”. Il popolo e gli amministratori della Locride non assisteranno “in silenzio dinanzi a uno smantellamento sconsiderato che rischia di lasciare il territorio della Locride con i suoi 150 mila e passa abitanti senza un avamposto sanitario”.

Questa di stamane che è stata ribattezzata da più parti come “una battaglia di civiltà e democrazia che non ha colori politici”, continuerà trasformandosi in un presidio permanente davanti all’ospedale di Locri che “si concluderà solo quando saranno date delle risposte e soprattutto sino a quando si vedranno delle azioni concrete volte a risolvere definitivamente questa insostenibile e non più tollerabile situazione”.

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