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Attaccata ad un ramo, così Cristina è scampata all'inferno

Attaccata ad un ramo, così Cristina è scampata all'inferno

È stata aggrappata con tutta la sua forza al ramo di un albero. La stessa forza che l’ha salvata e che sta tirando fuori anche dal letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cosenza. Cristina, 25 anni il prossimo dicembre, è una delle superstiti della tragedia di Civita. Lunedì una piena ha travolto decine di persone, compresi bambini, che stavano facendo delle escursioni nelle Gole del Raganello. Dieci di loro hanno perso la vita, altri sono rimasti feriti. Cristina, giovane di Vaccarizzo Albanese, era tra i feriti in codice rosso - quelli più gravi - e alle 20 di lunedì sera è giunta in elisoccorso all’Annunziata. Storditi e preoccupati, i suoi familiari trascorrono le ore davanti alla porta del reparto di Rianimazione. «Mia figlia - racconta la madre della ragazza - stava facendo un’escursione a piedi con lo zio e i cugini». Cristina, infatti, si trovava con lo zio acquisito, Gianfranco Fumaroli, una delle vittime. «Ho parlato con Cristina - aggiunge la mamma - appena è arrivata in ospedale: era spaventata. Ha detto che la guida li ha avvisati che stava arrivando la piena e di aggrapparsi a quello che trovavano. Lei si è aggrappata a un ramo e poi un ragazzo l’ha tratta in salvo». Il suo problema è respiratorio: ha fango nei polmoni. «Adesso le sue condizioni sono stabili, ma la situazione va monitorata - spiega il direttore del Reparto di Rianimazione, Giuseppe Pasqua -. Al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata sono arrivati sei codici rossi. Al momento le situazioni critiche sono solo due, compresa quella di Cristina ma siamo molto ottimisti. Gli altri sono stati dimessi». Nelle stesse condizioni di Cristina è arrivata anche Chiara, una bimba di 9 anni, in ipotermia, salvata dal dottore Pasquale Gagliardi, ma è stata poi trasportata al Gemelli di Roma. «I colleghi di Roma - afferma il dottor Pasqua - ci informano che il suo quadro è migliorato. La piccola è di Napoli e ha perso entrambi i genitori». All’Annunziata c’è un’altra bimba ricoverata in Chirurgia pediatrica. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. (mi.mo.)

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