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Sciopero al porto, buona adesione

porto di gioia tauro

Le adesioni allo sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Sul al porto di Gioia Tauro hanno superato la media del 60% dei lavoratori secondo le stime degli stessi sindacati. Sulle banchine sono state lavorate solo poche navi in entrata, perché altre sono state dirottate verso altri scali. Pochi coloro che non hanno ritenuto di aderire allo sciopero, che non è stato appoggiato dalla Uil, dall'Ugl e dall'Orsa per ragioni diverse.
Lo scontro con il terminalista Mct è totale, con diverse e distanti visioni di prospettiva dello scalo che continua ad arrancare nei volumi che continuano a segnare il passo. "Un terminal nel quale - denunciano i sindacati che hanno proclamato lo sciopero - la società che lo gestisce non vuole fare gli investimenti promessi ed usa ogni pretesto per andare allo scontro". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il licenziamento di un portuale a seguito della decisione del Tribunale di Palmi che ha deciso il reintegro di un dipendente che era stato licenziato a luglio dello scorso anno. "Mct non vuole ragionare, si chiude a riccio ed avanza pretese strumentali che hanno creato un situazione di non ritorno e relazioni sindacali quasi inesistenti" affermano sempre i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Sul.
La sensazione, proseguono, è che "Mct, e quindi i tedeschi di Eurokai che controllano Contship Italia, non abbia più voglia di stare a Gioia Tauro, altrimenti avrebbe, così come promette da anni, effettuato gli investimenti sulle gru e sui carrelli di piazzale". Lo sciopero proseguirà per altri due giorni in attesa della riunione già fissata per il prossimo 10 settembre al Ministero alle Infrastrutture a Roma. (ANSA)

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