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Sesso nel parco: gli amanti focosi filmati diventano "star"

Sesso nel parco: gli amanti focosi filmati diventano "star"

C'è chi ha pensato di stampare delle magliette, con le scritte "Mamma mia" e "Siamo usciti pazzi"; c'è chi ha fatto dei video-parodia in cui un uomo si lascia sorprendere su un prato insieme ad una capra. E fioccano anche i fotomontaggi esilaranti. Insomma, a Cosenza è davvero la notizia dell’estate, quella che riguarda due quarantenni, che si erano appartati nel Parco Robinson di Rende, zona normalmente frequentata da famiglie e anche da coppiette, e che però hanno esagerato, facendosi prendere dalla passione e arrivando a denudarsi, in bella vista, in mezzo al prato, per consumare poi un atto sessuale completo.

Il fatto, avvenuto intorno all’ora di pranzo di giovedì 26 luglio, purtroppo per loro, non è sfuggito a qualcuno: pare che almeno due telefonate di segnalazione siano arrivate ai Carabinieri. I militari che si sono recati sul posto hanno attivato la microtelecamera che adesso è tra le loro dotazioni e hanno documentato la scena. In cui lui e lei sono perfettamente riconoscibili. E sarebbe proprio questo video, chissà come sfuggito alla loro custodia, che è stato diffuso ed è diventato virale.

I due quarantenni, loro malgrado, sono adesso delle vere star. La città non li ha affatto condannati e sui social network a commento della vicenda si leggono frasi come «meno male che qualcuno ancora fa l’amore», «è stata una scappatella, perdonateli», «hanno esagerato, ma non meritavano di essere messi alla gogna».

E si leggono anche vere dissertazioni, colte e forbite, sul garantismo e il rispetto della persona. Insomma, Cosenza sta dalla parte dei due focosi amanti. Che hanno anche sporto formale denuncia per la violazione della loro privacy.
La Procura della Repubblica si sta interessando alla vicenda e si apprende che presto saranno presi provvedimenti contro l’autore della diffusione del video che sarebbe già stato identificato e non si esclude che la talpa possa nascondersi proprio all’interno dell’Arma. Il condizionale resta d’obbligo perchè la storia, per la sua particolarità, non viene commentata dai magistrati in alcun modo. Ma segnerà, senza alcun dubbio, l’estate 2018

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