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Sequestrato dal Pm il cellulare dell’autista

Sequestrato dal Pm il cellulare dell’autista

E’ indagato per il reato di omicidio colposo plurimo l’autista, originario di Cuneo, che si trovava alla guida del mini van che ha tamponato la fiat punto su cui viaggiava la famiglia Acri di Rossano e che ha perso la vita nel terribile incidente che si è verificato poco prima delle 13 sull’autostrada A1, tra gli svincoli di Ceprano e Pontecorvo.

La Procura della Repubblica di Cassino ha infatti aperto un fascicolo sull’accaduto e le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Emanuele De Franco che già domenica aveva disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nel sinistro, nonché il sequestro e l’autopsia sui corpi senza vita di Stanislao Acri e di sua moglie Daria Olivo e del loro bambino Pier Emilio di soli sei mesi. Questa mattina alle 12 presso i locali della Procura sarà conferito l’incarico alla d.ssa Daniela Lucidi e l’autopsia dovrebbe tenersi, subito dopo, attorno alle 13, presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino dove le salme sono state trasferite dopo che i vigili del fuco li hanno estratti dalle lamiere accartocciate della loro vettura. Si attende anche di conoscere se le altre parti in causa, ossia i familiari delle vittime e l’autista indagato, nomineranno un loro consulente di parte. I congiunti della famigliola distrutta sono straziati, la disperazione è profonda e non trova pace, e sembra che abbiano incaricato un legale, amico di Stanislao, anche lui avvocato come la moglie, a rappresentare la famiglia nelle dolorose e invitabili pratiche burocratiche da espletare fino a quando non ci sarà il dissequestro dei corpi da parte dell’autorità giudiziaria. Intanto l’autista del van è stato interrogato dal magistrato e sottoposto al prelievo ematico per gli esami tossicologici, anche se vi è un ulteriore novità.

La Procura di Cassino, diretta dal Procuratore Capo Luciano d’Emanuele, il cui territorio di competenza comprende anche il trafficato tratto autostradale, ha attuato, da circa una settimana, un rigido protocollo in materia. Lo strumento messo a punto dal sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, prevede oltre che una terza provetta per gli esami per rilevare tracce di droghe e alcol nel sangue, anche il sequestro di eventuali mezzi di comunicazione. Ed infatti all’indagato è stato sequestrato il cellulare. Con il passare delle ore inizia anche a delinearsi una prima sommaria ricostruzione di quanto accaduto e la dinamica dell’incidente che ha spezzato le vite di una intera famiglia. Da alcune testimonianze raccolte e dai primi rilievi effettuati, sembra che sulla punto sia piombato all’improvviso da dietro il mini van che li ha tamponati in maniera violenta. Questo avrebbe fatto si che la punto si capovolgesse più volte prima di carambolare contro lo spartitraffico in cemento armato. Chiarita a grandi linee quella che dovrebbe essere la dinamica, ora si cerca di far luce sulle cause. Le ipotesi che si fanno largo in queste ore e che dovranno essere confermate o smentite dalle successive indagini, parlano o di un colpo di sonno oppure ad una fatale distrazione dovuta proprio all’uso del cellulare da parte del conducente del van mentre era alla guida. Sull’asfalto è ancora visibile l’accenno di frenata del mezzo a nove posti, che però non è servito a nulla e non ha evitato lo schianto contro la punto che per altro pare viaggiasse nella corsia centrale e non in quella di sorpasso. Anche il tachimetro della punto, dopo lo schianto contro lo spartitraffico, pare si sia fermato sui 105 km/h, quindi una velocità tranquilla. A chiarire l’intera dinamica ci penseranno le indagini, mentre difficile è trovare un perché a quanto accaduto. Una tragedia che ha colpito chiunque si è imbattuto nella notizia, gettato nello sconforto una comunità intera e dilaniato il cuore di familiari e amici. Rossano piange una famiglia, una anima innocente che chiedeva solo di scoprire la vita, mentre il cuore di altri genitori non smette di sanguinare per un destino tragico che non trova giustificazione alcuna. Stanislao, Daria e il piccolo Pier Emilio stavano rientrando a casa da Roma, dive si erano recati al Bambin Gesù per una visita di controllo di routine al piccolo. Tra le lamiere della punto gli agenti della polizia stradale hanno trovato anche i biglietti del concerto di Steve Waters al Circo Massimo. Doveva esser un fine settimana di svago. Di amore, famiglia e musica. Della gioia di vivere. Un sogno che si è infranto su uno spartitraffico autostradale.

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