![Soumayla Sacko ora riposa nel suo Mali](https://assets.gazzettadelsud.it/2018/07/1530431544620_1530431556-800x800.jpg)
Soumayla Sacko riposa adesso nel cimitero di Sambacanou, in Mali, dopo un viaggio di 11mila chilometri. Partita dall’aeroporto di Lamezia Terme, la salma è stata sepolta al termine di una cerimonia alla presenza di moglie, figlia, madre, sorelle e fratelli, nel cimitero di Sambacanou, nella regione di Kayes. C’erano anche gli zii arrivati dalla Francia, oltre a conoscenti e amici d’infanzia del bracciante e attivista sindacale dell’Unione Sindacale di base ucciso il 2 giugno scorso a San Calogero. A portare le condoglianze e la solidarietà dell’Usb, nonchè di tutte le persone che in Italia continuano a manifestare la loro vicinanza, Aboubakar Soumahoro in rappresentanza dell’esecutivo nazionale Usb.
Lo scorso 2 giugno il ragazzo era stato ammazzato a colpi di fucile mentre recuperava alcune lamiere per costruire un riparo nella baraccopoli di San Ferdinando. Dell’omicidio è accusato Antonio Pontoriero agricoltore di San Calogero: secondo i carabinieri avrebbe sparato colpi di fucile contro l’africano dopo l’ennesimo furto.
«I fondi raccolti con la sottoscrizione lanciata in Italia e con le altre imminenti iniziative, come concordato con i familiari, serviranno – precisa una nota dell’Usb – in massima parte a garantire il più a lungo possibile una continuità di reddito alla moglie e alla figlia di Soumayla; a coprire le spese, che non possiamo ancora quantificare, per il rimpatrio della salma, per gli iter giudiziari, per i viaggi e, come richiesto specificamente e pubblicamente dai familiari d nell’incontro con i dirigenti sindacali Usb, a continuare l’organizzazione e la sindacalizzazione dei braccianti».
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