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Soumayla Sacko ora riposa nel suo Mali

Soumayla Sacko ora riposa nel suo Mali

Soumayla Sacko riposa adesso nel cimitero di Sambacanou, in Mali, dopo un viaggio di 11mila chilometri. Partita dall’aeroporto di Lamezia Terme, la salma è stata sepolta al termine di una cerimonia alla presenza di moglie, figlia, madre, sorelle e fratelli, nel cimitero di Sambacanou, nella regione di Kayes. C’erano anche gli zii arrivati dalla Francia, oltre a conoscenti e amici d’infanzia del bracciante e attivista sindacale dell’Unione Sindacale di base ucciso il 2 giugno scorso a San Calogero. A portare le condoglianze e la solidarietà dell’Usb, nonchè di tutte le persone che in Italia continuano a manifestare la loro vicinanza, Aboubakar Soumahoro in rappresentanza dell’esecutivo nazionale Usb.

Lo scorso 2 giugno il ragazzo era stato ammazzato a colpi di fucile mentre recuperava alcune lamiere per costruire un riparo nella baraccopoli di San Ferdinando. Dell’omicidio è accusato Antonio Pontoriero agricoltore di San Calogero: secondo i carabinieri avrebbe sparato colpi di fucile contro l’africano dopo l’ennesimo furto.

«I fondi raccolti con la sottoscrizione lanciata in Italia e con le altre imminenti iniziative, come concordato con i familiari, serviranno – precisa una nota dell’Usb – in massima parte a garantire il più a lungo possibile una continuità di reddito alla moglie e alla figlia di Soumayla; a coprire le spese, che non possiamo ancora quantificare, per il rimpatrio della salma, per gli iter giudiziari, per i viaggi e, come richiesto specificamente e pubblicamente dai familiari d nell’incontro con i dirigenti sindacali Usb, a continuare l’organizzazione e la sindacalizzazione dei braccianti».

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