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Paolana vicina al fallimento

Paolana vicina al fallimento

La matricola è 36310, gli anni di ininterrotta attività sono 96. Storia pura. Eppure dopo quasi un secolo di attività calcistica la Paolana rischia di non presentarsi, a settembre, nemmeno ai nastri di partenza. Vanno via tutti a causa del perdurare dell’ostracismo del comune di Paola. L’ombra del fallimento? La società ha accorciato i tempi e si è decisa. Ora si fa sul serio: ieri mattina alla buon ora ha consegnato il titolo all’ente. Nella comunicazione protocollata all’attenzione del sindaco Roberto Perrotta ha fatto presente una situazione a dir poco incresciosa.

«Nonostante i vari inviti verbali e le numerose rassicurazioni sempre disattese visto il perdurare di una situazione a dir poco paradossale in occasione della nuova stazione sportiva 2018/2019 la società dopo un direttivo urgente tenutosi il 13 giugno considerato che tra l’altro non è pervenuta alcuna assegnazione della struttura sportiva dell’Eugenio Tarsitano alla Usd Paolana comunica l’azzeramento delle cariche sociali. Rimettiamo nelle mani dell’amministrazione comunale, a titolo gratuito, il mandato della Paolana attualmente partecipante al campionato di Eccellenza calabrese».

La comunicazione è firmata dal presidente Pino Logatto, dal vicepresidente Giuseppe Bruno, dal segretario sportivo Alessandro Pepe, dal direttore sportivo Franco Loizzo e dal dirigente amministrativo Alfonso D’Arienzo. Il campo è inoltre inagibile. Servono lavori urgenti per rimettere in sesto il manto erboso in sintetico. Tutto questo mentre dovrebbe essersi già nella fase della programmazione per assicurare un campionato alla città. La prima scadenza utile è metà luglio l’iscrizione al campionato di categoria. Vi provvederà l’amministrazione che garantirà anche il proseguo del campionato? Sembra utopia. Vedremo nei giorni a seguire cosa farà l’ente. Anche se la tifoseria è già infuriata per la situazione creatasi. Già da maggio sarebbero dovuti iniziare i lavori. Se non avverranno la Paolana sarà costretta a chiedere ospitalità altrove? Le strutture di Fuscaldo e Acquappesa sono entrambi indisponibili. Si tratterebbe di recarsi a Belvedere o Scalea, fermo restando che dovranno essere poi le società a dare l’ok. Dal comune si sta valutando la situazione. Anche perché serviranno migliaia di euro per garantire uno stadio e un terreno di gioco degno di questo nome. Tutto questo mentre anche le altre due strutture comunali, il palatenda e il palazzetto dello sport attendono da mesi di essere affidate a un gestore.

Paola sportiva è in allarme. C’è preoccupazione per l’abbandono della società e il disinteresse del Comune. Dal palazzo fanno sapere d’essersi attivati per pervenire in tempi brevi a una soluzione. È probabile che già domani, anche se serviranno garanzie precise, si cercherà di fare il punto con la dirigenza. Si vuole cercare di pervenire a un accordo. Innanzitutto a riguardo della gestione e poi sui lavori da fare. I tifosi parlano: «di patrimonio da tutelare e da preservare». Ma c’è chi anche chi aleggia la questione che servono non pochi soldi per rifare lo stadio, dal sintetico alle piccole manutenzioni, e che sia alla porta pure la possibilità di dare la struttura in gestione a un altro privato che potrebbe magari assicurarselo proponendone il restyling.

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