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Il Cosenza crede nell'operazione rimonta

Il Cosenza crede nell'operazione rimonta

La fame dei “lupi”, il cuore del “Marulla” e gli occhi di Braglia. Serve questo mix (e anche qualcosa in più) per operare la remuntada ai danni del Sudtirol e conquistare la finale playoff di Pescara. Il Cosenza si gioca un pezzo di storia nella semifinale di stasera (fischio d’inizio ore 20,30 diretta RaiSport) contro la squadra guidata dall’esordiente Zanetti. Non ci sono altri appelli: i rossoblù hanno a disposizione solo la vittoria. Possibilmente con due gol di scarto, per ovviare allo smacco subito all’andata ed evitare supplementari ed eventuali rigori. In caso di eliminazione resterebbero solo gli applausi di uno stadio mai così satollo negli ultimi decenni (poco meno di 20mila) e le pacche sulle spalle degli avversari. Ma di chi perde, alla lunga, si ricordano in pochi.

Lo dice a chiare lettere Braglia. Se fosse consentito giocherebbe anche stamattina. Il più affamato di tutti è proprio lui. «Dobbiamo disputare una grande partita», sottolinea, riproponendo il refrain degli ultimi tempi, «altrimenti a Pescara va il Sudtirol. L’intensità non mancherà, questo è sicuro. Il Sudtirol è una squadra che ci ha aspettato in casa loro e sappiamo cosa attenderci: sono fisici e scaltri», precisa Braglia, «ma molto dipenderà dagli episodi, che spesso determinano l’esito delle gare».

Ieri è stato raggiunto il sold-out (polverizzati anche gli ultimi 200 tagliandi di curva nord). «Vedere lo stadio pieno sarà motivante per tutti. Sta per passare un treno molto importante per noi», ammette Braglia, che di questioni differenti dal match del “Marulla” o di futuro proprio non vuole parlare. «Catania o Siena nell’eventuale finale? Non mi interessa affatto dell’altra partita, così come non mi curo dei numerosi diffidati: se dovessero esserci squalificati nell’eventuale finale di Pescara giocherebbe qualcun altro. Conta solo il Sudtirol. Prossimo anno? Non so cosa accadrà».

Capitolo formazione. Oltre allo squalificato Dermaku, confermato anche il forfait di Camigliano. «Non sta bene e non figura nella lista dei convocati, ma ho grande fiducia anche negli altri giocatori». In difesa, dunque, spazio a Saracco, Idda, Pascali e Pasqualoni, con capitan Corsi e D’Orazio sulle fasce. In mezzo al campo tocca a Calamai (in ballottaggio fino all’ultimo con Mungo), Palmiero e Bruccini. In attacco, stuzzica sempre l’idea Baclet, ma alla fine è destinata a spuntarla la solita coppia playoff Okereke-Tutino. Per quanto concerne gli avversari, Zanetti recupera Gyasi, Tait e Berardocco (quest’ultimo per la panchina).

Ordine pubblico. Ha sollevato polemiche la scelta di chiudere Viale Magna Grecia già a partire dalle ore 17,30 (ad auto e pedoni), lasciando aperta solo la zona di prefiltraggio di via degli Stadi. Alla luce dei possibili disagi causati dall’ordinanza di ieri, l’amministrazione comunale ha previsto l’afflusso di navette gratuite dell’Amaco che transiteranno proprio da viale Magna Grecia, partendo da piazza “Mancini” (zona “Due fiumi”). La società rossoblù, a ogni modo, consiglia alla tifoseria rossoblù di recarsi allo stadio con largo anticipo, tenendo conto che i cancelli del “Marulla” saranno aperti già dalle 17.

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