Ci risiamo: alla Calabria tocca la “maglia nera”. Ultima, in coda alla classifica di Confcommercio che a Cernobbio ha presentato i risultati della ricerca “Senza Sud, declino certo per l’Italia”, illustrati in apertura dei lavori del forum “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”, organizzato in collaborazione con Ambrosetti. Un dato su tutti rende l’idea della situazione: il reddito pro capite in Calabria è meno della metà di quello della Lombardia (17.200 euro contro 37.500 nel 2017). La situazione della Calabria non è comunque così diversa dal resto del Sud dove il Pil pro capite è di 18.900 euro. Quello del Nord è di 34.400. La media italiana è di 28.300 euro. Insomma, «dopo oltre 150 anni di storia unitaria dell’Italia, c’è ancora una “questione meridionale” da risolvere», sottolinea Confcommercio.
A frenare la crescita del nostro Paese, che rispetto al 2007 vede grandi passi avanti nella sburocratizzazione e nella lotta all’illegalità al Centro-Nord, secondo Confcommercio è la situazione dell’illegalità nel Mezzogiorno, ulteriormente peggiorata rispetto a dieci anni fa. Situazione che ha generato un nuovo fenomeno migratorio, visto che dal 2000 al 2016, oltre 900mila meridionali si sono trasferiti al Centro o al Nord.
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