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Oltre ai vitalizi un altro milione per le reversibilità

Oltre ai vitalizi un altro milione per le reversibilità

Non ci sono solo i soldi pagati per i vitalizi degli ex consiglieri, le casse della Regione ogni mese sborsano un’altra importante fetta di risorse per le pensioni di reversibilità che spetta ai coniugi di chi ha rivestito l’importante mandato pubblico elettivo e che è nel frattempo deceduto. Ai 144 vitalizi che sono a oggi in pagamento bisogna aggiungere altre 44 pensioni di reversibilità. Un gruzzoletto niente male: in tutto vengono elargiti altri 110 mila euro mensili circa (sempre al lordo) che in totale in un anno arrivano a 1,3 milione all’anno.

Queste somme non sono molto elevate perché subiscono il taglio previsto dalla normativa fiscale pensionistica. Niente a che vedere con gli oltre 600 mila euro al mese erogati agli ex consiglieri che costano ai calabresi ben 7 milioni di euro all’anno ma c’è anche da considerare che le reversibilità sono solo 44, ben 100 in meno ai consiglieri con vitalizi. Le somme variano da un massimo di 4 mila e 600 euro fino al minimo di poche centinaia di euro, cifre queste che variano in relazione a quanto veniva percepito dal coniuge defunto e anche dal reddito personale. Le cifre più elevate vanno a: Checchian Aurora Attinà, Anita Croce, Assunta Galati, Teresa Giglio, Giuseppina Romano. Poi a scendere si arriva fino a Gianfranco Alessio, unico uomo presente nell’elenco sempre redatto dall’ufficio delle risorse umane del Consiglio regionale e aggiornato al 20 novembre scorso come per i vitalizi, che percepisce un emolumento a titolo di pensione di reversibilità pari a 549 euro. Una cifra risibile se confrontata con quanto è venuto galla nell’elenco di Palazzo Campanella tra vitalizi e pensioni ai superstiti.

Anche in questo caso è obbligo dire che si tratta di emolumenti legittimi, previsti dalla normativa regionale poi soppressa e per le pensioni di reversibiltià anche dal trattamento pensionistico nazionale. Resta comunque sempre il dubbio sull’entità di questi benefit e soprattutto sui motivi che hanno portato la politica ad auto-approvarsi liquidazioni per un mandato ottenuto dai calabresi che poi continuano a pagare... a vita.

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