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Brancaleone: appalti in Comune, 50 misure cautelari

polizia e carabinieri

Vasta operazione della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, finalizzata all'esecuzione di 50 misure cautelari e che avrebbe fatto luce su presunti condizionamenti da parte della 'ndrangheta negli appalti banditi dal Comune di Brancaleone, nel Reggino. Le 50 misure cautelari in esecuzione consistono in ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari ed obblighi di dimora nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di vari reati che vanno dall'associazione mafiosa e dall'estorsione all'illecita concorrenza con violenza e minaccia, alla turbata libertà degli incanti, alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici ed alla violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Alle persone coinvolte nell'operazione vengono contestati anche, sempre a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e munizionamento e ricettazione, reati commessi, specificano gli investigatori, con l'aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la 'ndrangheta. Sono in corso anche diverse perquisizioni e alcuni sequestri di beni. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 nella Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

"Cumps-Banco Nuovo" è il nome che gli inquirenti hanno dato all'operazione di polizia in corso dalle prime ore di questa mattina nel mandamento ionico della provincia di Reggio Calabria e in altre regioni d'Italia. "L'inchiesta della Dda di Reggio Calabria - è detto in un comunicato diramato dalla Questura - ha svelato l'operatività di diverse articolazioni della 'ndrangheta nei centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, i nuovi assetti organizzativi e i ruoli rivestiti dagli affiliati, rimodellati all'indomani della 'pace' raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi 'Palamara-Scriva' e 'Mollica-Morabito'. La riorganizzazione degli assetti della 'ndrangheta sul territorio di Brancaleone ha dato origine ad un 'Banco nuovo', e cioè ad un nuovo 'locale' caratterizzato dalla spiccata tendenza da parte degli affiliati a controllare i lavori e le opere pubbliche del Comune". "Le indagini - riferiscono ancora gli investigatori - hanno portato alla luce, inoltre, l'esistenza di una pericolosa cellula di 'ndrangheta di nuova generazione, definita 'Cumps', composta da una serie di soggetti che si ritengono dominatori incontrastati del territorio di Brancaleone e non esitano ad effettuare azioni eclatanti pur di affermare il loro predominio, disponendo di armi ad elevato potenziale offensivo".

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