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Duplice omicidio al bar, 20 anni ai Mezzatesta

Duplice omicidio al bar, 20 anni ai Mezzatesta

Vent'anni di carcere al posto dell'ergastolo. Così ha deciso la Corte d'assise d'appello di Catanzaro per Domenico e Giovanni Mezzatesta, padre e figlio, che nel gennaio 2013 uccisero due giovani lametini in un bar a Decollatura. Ai due assassini, immortalati in un video registrato dalle telecamere del bar, in primo e secondo grado avevano dato il carcere a vita, ma i loro difensori, gli avvocati Francesco Lojacono e Francesco Pagliuso erano riusciti a ottenere dalla Cassazione l'annullamento della sentenza d'appello limitatamente alla premeditazione. Padre e figlio, secondo la difesa, agirono d'impeto, e non avevano programmato l'uccisione di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio.

Dopo due mesi da quella sentenza della Corte Suprema, l'avvocato Francesco Pagliuso è stato ucciso sotto casa sua a colpi di revolver in un agguato, di cui ancora non si conosce l'autore. Era l'agosto dell'anno scorso. A giugno di quest'anno invece è stato ammazzato Gregorio Mezzatesta, fratello di Domenico, in un agguato a Catanzaro, in pieno centro. Di questo delitto è accusato un presunto killer di Lamezia, Marco Gallo. Sullo sfondo ci sarebbero i subappalti della "Strada che non c'è", il collegamento tra la Superstrada "Due Mari" Catanzaro-Lamezia e la bretella di collegamento Colosimi- Altilia, sull'A2 del Mediterraneo. Dei 35 chilometri ne sono stati aperti al traffico soltanto 7 la scorsa estate.

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