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Quelle strade macchiate di sangue

Quelle strade macchiate di sangu

Picco di incidenti sulle strade calabresi nel 2016. Tra gennaio e dicembre dell’anno scorso si sono registrati 2.871 sinistri distribuiti sul territorio regionale. Occorre risalire al 2011, quando gli incidenti furono 3.031, per trovarne un numero maggiore.

I dati sono stati elaborati dal Centro monitoraggio sicurezza stradale - Provincia di Crotone e sono presenti nel corposo rapporto statistico del Centro regionale degli incidenti stradali della Calabria (Crisc) redatto da Fabio Pisciunieri, responsabile scientifico del progetto. A partire dall’1 gennaio 2016 il Crisc è convenzionato con l’Istat per l’analisi dei sinistri rilevati dalle forze dell’ordine.

Nel documento si può leggere che nel 2016 gli incidenti hanno provocato la morte di 117 persone e il ferimento di 4.880 utenti della strada, di cui 277 pedoni feriti e 15 pedoni deceduti. L’anno precedente c’erano stati 2.732 sinistri che avevano causato la morte di 94 persone e il ferimento di altre 4.688, di cui 261 pedoni lesi e 14 morti.

Prendendo a riferimento il periodo tra il 2012 e il 2016 si riscontra una media di 2.762 incidenti all’anno, con 4.692 feriti e 107 morti. Ecco perché l’anno passato, rispetto alla media del quadriennio 2012-2016, mostra un aumento del 3,95% dei sinistri, legato a un incremento del 4,01% dei feriti e del 9,35% dei morti.

Sempre nel 2016, il 48% degli incidenti si è verificato sulle strade comunali, il 27 sulle strade statali, il 14 sulle strade provinciali, il 10 in autostrada e l’1 su altri tipi di arterie. Non a caso la gran parte dei decessi si è avuta, di conseguenza, nel percorrere le strade statali (57 deceduti, il 48,72% del totale). Proseguendo con la differenziazione dei dati inerenti all’incidentalità, è possibile verificare che gli incidenti si sono registrati per il 57,65% in ambito urbano e per il 42,35% in un contesto extraurbano. Ma c’è di più. Il report dà l’opportunità di fare ulteriori approfondimenti. Ad esempio, nel 2016 il costo sociale associato al fenomeno dell’incidentalità stradale è stato pari a 1137.21 milioni di euro, corrispondente a un’incidenza economica pro capite di circa 577 euro. Ad agosto, poi, si sono verificati più sinistri (308) e feriti (544), mentre a maggio e giugno c’è stato il dato più elevato di decessi (14).

Passando all’analisi dei dati provinciali, viene evidenziato il primato del territorio di Reggio Calabria (con 982 sinistri che rappresentano il 34,2% del totale), seguito dal Cosentino (884) e dalle province di Catanzaro (546), Crotone (255) e Vibo Valentia (204). Il maggior numero di decessi si è avuto nella provincia di Cosenza (con 51 morti che costituiscono, 43,59% del complessivo), immediatamente affiancata da Reggio (28), Catanzaro (23), Vibo (11) e Crotone (4).

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