Reggio Calabria
Un’indicazione netta, una rotta da seguire senza incertezze, senza lasciarsi condizionare: nessun “inchino” ai boss, nessun tentativo di piegare simboli di fede alla logica che professa la sopraffazione, l’annientamento dell’altro. Mai, insomma, ’ndrangheta, camorra, mafia «potranno trovare rifugio sotto il mantello della sacralità». Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha ribadito con fermezza che «’ndrangheta e religione non possono coesistere» nel corso della lectio magistralis pronunciata nell’aula “Quistelli” dell’Università Mediterranea durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in giurisprudenza (la prima di questa materia) da parte della Crui, la Conferenza dei rettori italiani. Alla solenne cerimonia hanno preso parte anche il ministro dell’Istruzione e dell’Università Valeria Fedeli e quello dell’Interno Marco Minniti che nel suo intervento ha ribadito che «accoppiare ’ndrangheta e sacro è eresia».