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Minacce al sindaco

Minacce al sindaco

Due lettere di minacce sono state inviate negli ultimi giorni al sindaco di Petronà, Romina Muraca. Le missive sono state spedite al Comune e sono entrambe indirizzate al primo cittadino.

All’interno, secondo quanto trapelato, ci sarebbero minacce esplicite nei confronti di Muraca e del marito, con riferimenti a una possibile autorizzazione rilasciata dal primo cittadino per un’occupazione del suolo pubblico. Il primo cittadino ha consegnato le lettere alla Stazione Carabinieri di Petronà, sporgendo regolare denuncia. Il testo, che non riporta firme o altro, conterrebbe anche un riferimento diretto all’omicidio di Silvano Talarico, il dipendente comunale ucciso mentre faceva rientro a casa a luglio 2008. La lettera è scritta a mano, in stampatello, e contiene molti errori sia grammaticali che sintattici. Muraca ha confermato a Gazzetta del Sud la denuncia presentata e ha evidenziato: «L’anonimo malfattore mi addita come responsabile per aver emesso un’autorizzazione, cosa tra l’altro totalmente falsa, a favore del titolare di un circolo, consentendogli di apporre dei tavoli nel parco giochi antistante la sua attività commerciale. Quindi – prosegue il sindaco – mi intima di ritirare questa ipotetica autorizzazione od ordinanza, dicendo che in caso contrario io o mio marito faremo “la stessa morte di Silvano Talarico, il dipendente comunale”». Da giugno 2016, quando Romina Muraca è stata eletta, ad oggi sono quattro le querele presentate dal sindaco per attacchi alla persona, di cui tre sono minacce anonime. «Se qualcuno cerca di farmi paura o di spingermi alle dimissioni – ha aggiunto Muraca – si sbaglia di grosso. Nel caso in questione, non ho autorizzato nessuno a fare niente e, anche se lo avessi fatto, questo non giustifica l’atto vile nei miei confronti».

«La gran parte dei cittadini continua a essere dalla mia parte perché sa che mi sto impegnando a risollevare questo comune – afferma il sindaco –, anche se i problemi sono tanti e gravi. Sicuramente c’è tanta inciviltà, ma anche tanta brava gente che si impegna per migliorare la cittadina». Da fine marzo gli atti comunali sono al vaglio della commissione d’accesso antimafia, per verificare possibili ingerenze della criminalità.

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