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Le urne “chiamano”
358mila calabresi

Le urne “chiamano” 358mila calabresi

Le giornate delle parole e dei proclami da campagna elettorale sono finite, ora tocca alle urne: dalle 7 alle 23 di oggi sono chiamati al voto 358mila 851 calabresi coinvolti nel rinnovo di sindaci e Consigli comunali in 77 centri dal Pollino allo Stretto, uno solo dei quali capoluogo di provincia (Catanzaro).

Già allestite complessivamente 442 sezioni elettorali fra 73 comuni con meno di 15mila abitanti (si vota con il sistema maggioritario) e appena 4 (sempre Catanzaro insieme ad Acri, Paola e Palmi), con popolazione superiore alla soglia di 15mila (sistema proporzionale).

Il maggior numero di elettori chiamati alle urne risulta nella provincia di Cosenza, con 117mila 872 votanti, spalmati su 23 comuni; seguono la provincia di Catanzaro, con 113mila 402 in 17 comuni e Reggio Calabria, con 85mila 602 in 21 comuni; chiudono Vibo Valentia con 35mila 348 in 14 comuni e Crotone con 6mila 706 tra Cirò e Roccabernarda.

Il centro più popoloso tra quelli coinvolti nella tornata elettorale è naturalmente Catanzaro (75mila 290 elettori), il meno abitato è invece nel Cosentino, esattamente Carpanzano (appena 298 aventi diritto).

In 9 centri si vota per motivi diversi dalla naturale scadenza del mandato amministrativo (scioglimento per infiltrazioni mafiose o dimissioni anticipate degli amministratori); si tratta di Acri e Amantea nel cosentino, Botricello e Petrizzi in provincia di Catanzaro, Bagnara, Bovalino e Villa San Giovanni in provincia di Reggio, Filandari e Ionadi nel vibonese. Si sarebbe dovuto votare anche a San Luca, ma la tornata elettorale è saltata per la seconda volta a causa della mancata presentazione di liste e il Comune si avvia, sommando anche lo scioglimento per mafia e, due anni fa, una lista unica rimasta senza quorum, al quinto anno di commissariamento. Cancellata sul filo di lana la consultazione a Trenta e Spezzano Piccolo alla luce dell’esito del referendum per l’istituzione del nuovo Comune di Casali del Manco.

Lo scrutinio inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne. L’eventuale turno di ballottaggio (nei quattro comuni di Catanzaro, Acri, Paola e Palmi) è in programma domenica 25 giugno. Nei comuni con almeno 5mila abitanti è possibile esprimere fino a due voti di preferenza per candidati della stessa lista, purché i candidati siano di genere diverso tra di loro. I presidenti di seggio dovranno fornire agli elettori ogni utile elemento informativo sulla possibilità di esprimere fino a due voti di preferenza.(g.l.r

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