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Trenta tifosi del Catanzaro a rischio Daspo

Trenta tifosi del Catanzaro a rischio Daspo

Dopo l’aggressione subita all’esterno dello stadio “Arturo Valerio” di Melfi dai giocatori Guido Gomez e Daniel Leone, il commissariato di Polizia della cittadina lucana ha identificato una trentina di sostenitori del Catanzaro. Rischierebbero un provvedimento di diffida noto come Daspo (cioè il divieto di accedere alle manifestazioni sportive). Sono in corso anche le procedure per l'individuazione delle persone che hanno effettivamente aggredito i due calciatori, che nella serata di domenica si sono prima fatti medicare al Pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" (prognosi di tre giorni per ciascuno), poi hanno presentato denuncia contro ignoti alla Polizia.

Ieri mattina, con un comunicato apparso sul sito ufficiale, il club ha commentato l'accaduto esprimendo il proprio sdegno: «La società Catanzaro calcio esprime una ferma condanna di quanto avvenuto ieri al termine della gara contro il Melfi, e manifesta piena vicinanza ai tesserati Gomez e Leone per la violenta aggressione subita all’esterno dello stadio “Arturo Valerio”. Si tratta – è sottolineato – di vicende che non hanno nulla a che vedere con lo sport, e che purtroppo rischiano di rappresentare una sconfitta per l’intera città e per l’immagine di una tifoseria che si è sempre contraddistinta, piuttosto, per civiltà, maturità e amore per la propria squadra. Siamo certi che si è trattato del gesto isolato di alcuni facinorosi, che auspichiamo vengano al più presto identificati e perseguiti, anche nell’interesse di una tifoseria che oggi viene ingiustamente additata all’opinione pubblica nazionale come aggressiva e violenta. Siamo grati alle forze dell’ordine che, con il loro immediato intervento, hanno evitato più gravi conseguenze, e soprattutto ai tantissimi tifosi giallorossi che in queste ore stanno facendo pervenire alla società attestati di solidarietà, dissociandosi da gesti di violenza che non appartengono alla storia e alla realtà di Catanzaro».

Anche dal Melfi è arrivata la solidarietà nei confronti dell’attaccante e del portiere giallorossi. Leone, intorno all'ora di pranzo, ha postato un selfie sul proprio profilo “Instagram” corredandolo di una frase eloquente: «Sei uno stupido solo se t’arrendi. Come on eagles». L'estremo difensore, che a Melfi non ha giocato e che nel campionato ha disputato solo una partita intera prima di fermarsi per infortunio, tornerà oggi stesso in città, insieme a Gomez, per la ripresa degli allenamenti.   L'episodio di domenica sera ha ricadute dirette anche nella gestione ordinaria del lavoro del gruppo: il club ha infatti programmato tutte le sessioni settimanali allo stadio “Ceravolo” a porte rigorosamente chiuse. Misura suggerita dalla necessità di evitare alla squadra eventuali nuove contestazioni, ma anche scelta tarata sull'esigenza di provare, almeno, a rasserenare gli animi. Sono stati annullati anche i confronti fra stampa e tesserati. In casa giallorossa si cerca dunque di serrare i ranghi in vista delle ultime nove partite della stagione regolare. Domenica a Catanzaro arriva il Monopoli per l’ennesimo scontro salvezza di un torneo che continua ad essere molto complicato, ma non è ancora compromesso. Il calcio d’inizio della gara, fissato originariamente alle 18:30, è stato anticipato alle 14:30. 

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