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Don Pippo chiede scusa alla Camusso

Don Pippo chiede scusa alla Camusso

Punta una pistola giocattolo contro un televisore sul cui schermo campeggia un primo piano di Susanna Camusso, segretario nazionale della Cgil. Un amico lo fotografa proprio in quel momento e l’istantanea finisce sul profilo di Facebook. Per don Pippo Larosa, parroco di Zungri, arriva l’ora della non voluta “celebrità”. Qualcuno, infatti, navigando sul social, nota la foto e la mette in circolo inviandola anche alle redazioni dei giornali on line e cartacei. Scoppia la baraonda. Quel prete che, pistola in pugno, mette nel mirino la Camusso, non piace. E non piace neppure il contenuto della didascalia: «Io questa me la farei. Fuori».

La Cgil aspetta spiegazioni prima di prendere posizione, mentre la diocesi tace. E le spiegazioni arrivano nella mattinata di ieri con una nota a firma dell’avvocato Carmine Pandullo, al quale don Pippo Larosa affida la difesa. Il legale evidenzia «l’assoluto biasimo» nei riguardi della condotta del parroco, che, resosi conto della gravità del suo gesto, «vive in un profondo stato di angoscia dovuta all’enorme interesse, non previsto, suscitato dalla vicenda».

L'articolo completo nell'edizione di oggi della Gazzetta del Sud

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