Catanzaro
A spingere l'economia calabrese è l'agroalimentare da almeno un triennio, a dispetto di tutti gli altri settori in crisi. Questo emerge dagli ultimi rapporti annuali di Bankitalia, e da pochi giorni dalla relazione di Svimez-Ismea che presenta un'agricoltura in crescita in tutto il paese, in cui il Sud fa registrare segnali importanti, e la Calabria dà l'impressione che si stia riprendendo. I suoi segreti sono essenzialmente due: più produzioni Dop/Igp e crescita delle colture biologiche.
Restano due aspetti storici che penalizzano la regione: l'eccessiva polverizzazione delle aziende da sempre poco propense a fare massa critica; la mancanza d'iniziative per la trasformazione industriale dei prodotti della terra. L'esempio lampante è l'olio d'oliva, visto che la Calabria è da decenni il secondo produttore in Italia (21%), ma ne imbottiglia solo un quarto.
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