Folla di pellegrini al parco della Fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime, a Paravati di Mileto, in occasione del settimo anniversario della morte di Natuzza Evolo. La funzione religiosa è stata officiata dal vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, monignor Luigi Renzo, che, nell'omelia, ha più volte rimarcato "la necessità di vivere secondo i precetti cristiani mettendo al primo posto la misericordia a l'amore per i nostri simili. Essere santi - ha aggiunto il Vescovo - non è un privilegio di pochi. Tutti noi nel battesimo abbiamo l'eredità per poter diventare santi". Riferendosi a Natuzza, il presule ha ricordato come la mistica di Paravati abbia vissuto "in piena e convinta umiltà fiduciosa della misericordia e della bontà di Dio ed ha saputo incarnare le beatitudini", aggiungendo come sia "importante fare riferimento e affidarsi alla misercordia di Dio".
Prima di congedarsi, mons. Renzo ha fatto riferimento al processo di canonizzazione di Natuzza, avviato subito dopo i 5 anni dalla morte previsti dal Diritto canonico. "Al momento - ha detto il presule - non ci sono novità. Avrei voluto darvi qualche buona notizia su di lei, ma per ora non ne ho, spero per pochi giorni ancora. Pazientiamo e il Signore ci premierà".