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Le “interferenze” nella Sanità
Esposto di Scura alla Procura

Firmato accordo contro imboscati della sanità

C’è da credere che il commissario ad acta per la Sanità Massimo Scura abbia preso molto sul serio i contenuti dell’ordinanza del Tar Calabria relativa al ricorso che la Regione ha presentato contro il commissario ad acta, la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Salute e l’Agenas volto a ottenere l’annullamento del decreto del Commissario ad acta del 6 maggio scorso n. 46 relativo alla convenzione tra Agenas e Commissario ad acta. In particolare nell’ordinanza la Prima sezione del Tar ha ribadito che «le funzioni amministrative del commissario, ovviamente fino all’esaurimento dei suoi compiti di attuazione del piano di rientro, devono essere poste al riparo da ogni interferenza degli organi regionali, senza che possa essere evocato il rischio di fare di esso l’unico soggetto cui spetti di provvedere per il superamento della situazione di emergenza sanitaria».

Scura deve aver interpretato proprio come una indebita “interferenza“, una sorta di invasione di campo, un tentativo di condizionamento della propria attività di commissario del Governo, quanto avvenuto qualche giorno addietro, al punto di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Nei giorni scorsi infatti - ma la notizia è trapelata solo ora - il commissario ad acta ha indirizzato al procuratore Nicola Gratteri una missiva per denunciare una iniziativa di Franco Pacenza, delegato del presidente della Regione per la Sanità, evidentemente ritenuta come volta a ostacolare l’azione del Commissario ad acta, e dunque in contrasto con l’interesse pubblico.

Cosa sarebbe accaduto qualche giorno addietro è presto detto: la Struttura Commissariale (Scura e il sub commissario Andrea Urbani), d’intesa con il responsabile del procedimento per il nuovo ospedale della Sibaritide ing. Pasquale Gidaro, dirigente del Dipartimento Lavori pubblici della Regione, aveva fissato un incontro con il Concessionario al fine di verificare la rispondenza della progettazione definitiva dell’ospedale alle disposizioni della Struttura Commissariale. Ciò in ottemperanza a quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2015 di nomina di Scura e Urbani. Nella delibera del Governo, al punto 2, si affida tra l’altro alla Struttura Commissariale il “monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi Ospedali”. Ma l’incontro tra Commissario ad acta, ing. Gidaro e Concessionario a quanto pare non sarebbe avvenuto nel giorno concordato in quando - secondo quanto riferito da Scura nell’esposto a Gratteri - Franco Pacenza sarebbe intervenuto con una telefonata per farlo “saltare”. Il rappresentante di Oliverio, in sostanza, avrebbe impedito - pur non avendo alcun titolo per farlo e ostacolando di fatto l’iniziativa della Struttura Commissariale - che avesse seguito una precisa disposizione del Consiglio dei ministri - il “monitoraggio” - contenuta nella delibera del marzo 2015. Quella “interferenza” a cui il Tar ha fatto esplicito riferimento.

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