Accesso antimafia nel cantiere della Statale 106 in costruzione ricadente nel Comune di Palizzi, nel basso Ionio reggino.
L'attività interforze attivata su disposizione del prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, è stata effettuata nella giornata del dieci maggio scorso e ha riguardato in particolare la vigilanza sull'esecuzione dei lavori di completamento della S.S. n.106 "Jonica" - 2. lotto dal chilometro 49+485 al chilometro 51+750 - primo stralcio al fine di verificare eventuali ingerenze della criminalità organizzata di natura ’ndranghetista nella gestione del cantiere predetto.
All'operazione ha partecipato personale della Polizia di Stato, della Direzione Investigativa Antimafia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza. Alle verifiche hanno preso parte anche Funzionari dell'Ispettorato del Lavoro per verificare eventuali altre tipologie di illeciti. Adesso, dopo una dettagliata relazione, il fascicolo aperto sui lavori dell'eterna incompiuta della 106 nel tratto reggino solo all'esame del prefetto (è bene quindi sottolineare che ancora non si ha alcun esito).
In particolare si vuole capire se vi siano state ingerenze della criminalità organizzata nel cantiere. Tutto questo per garantire la legalità e allo stesso tempo far procedere speditamente i lavori. L’Anas ha, infatti, assegnato a una ditta specializzata del settore di costruzioni stradali, la "De Sanctis Costruzioni" con sede a Roma, dopo la rescissione con la precedente azienda, i lavori per il completamento dell’opera che attende da anni di vedere finalmente la luce. E il riavvio delle opere avvenuto nell’estate del 2015 era stato accolto con grande entusiasmo dal territorio.
L’importo per la realizzazione dei lavori è di 59,3 milioni di euro, contro i 90,3 milioni della base d’asta e riguardano il secondo lotto e il primo stralcio dal km 49,485 al km 51,750. Vale la pena di ricordare che il contratto in questione era stato rescisso con la ditta precedente, vincitrice del primo appalto per un importo di 83 milioni di euro. L’opera, che avrebbe dovuto essere ultimata nel maggio del 2009, era stata fermata dalla magistratura perché si ritenne che il calcestruzzo impiegato non fosse conforme alla legge, ma l’inchiesta poi fu chiusa.
Ad agosto scorso, come si legge sul sito dell'Anas, è stata aggiudicata definitivamente la nuova procedura di gara che consiste in un nuovo intervento strutturale che si svilupperà per la lunghezza complessiva di oltre tre chilometri e mezzo in un territorio difficile dal punto di vista orografico. Tra le opere, infatti, che la ditta interessata dovrà eseguire ci sono la messa a punto di quattro gallerie naturali della lunghezza complessiva di poco più di due chilometri e due viadotti che attraverseranno i torrenti Palizzi e Simmeri, della lunghezza di circa 500 metri.
L’opera, che si collega ad un tratto della 106, già ammodernato in direzione di Reggio, consentirà di evitare il centro abitato della Marina di Palizzi, prima di ricongiungersi sulla statale, in direzione Taranto. Per questo e per l'importante somma impegnata sui lavori si vogliono evitare altri problemi. La Prefettura di Reggio, quindi, vuole vederci chiaro e vuole garantire legalità e trasparenza nel cantiere. Per questo, dopo questi accertamenti effettuati nel cantiere, ci saranno aggiornamenti e ci sarà un quadro completo sui lavori, tanto attesi ma a rilento, che fanno “gola” a molti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia