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Mancano infermieri,
i primari abbondano

La “schizofrenia” della Sanità: mancano infermieri i primari abbondano

Entro il 29 febbraio, per come previsto dalla Legge di Stabilità, tutte le Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della Calabria dovranno definire le rispettive programmazioni secondo quanto previsto dal Decreto 130 del 16 dicembre scorso del commissario ad acta per l’attuazione del piano di Rientro. Lo ha ribadito lo stesso commissario della Sanità Massimo Scura che ha ricevuto, negli uffici di Palazzo Alemanni, i direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere recentemente nominati dalla Giunta regionale; con loro i commissari straordinari e il direttore generale del dipartimento Tutela della Salute prof. Riccardo Fatarella.

L’incontro è servito a fare il punto sulla situazione della gestione sanitaria in Calabria e sulle strategie più utili a imprimere una accelerazione ai processi che possono consentire di recuperare le criticità riscontrate.

Nella relazione introduttiva il commissario della Sanità ha detto che il 2016 sarà un anno importante per il rilancio del settore dopo i sacrifici affrontati nel 2015 a causa dei tagli nei trasferimenti, nelle minori entrate e dei costi aggiuntivi che hanno comportato un appesantimento di 100 milioni di euro sul bilancio rispetto al 2014. Nonostante tutto il risultato 2015 va giudicato positivamente in quanto si sono limitati i danni a fronte di minori entrate pari a circa 28 milioni di euro per la riduzione del fondo nazionale, e di maggiori costi pari a circa 45 milioni (per l’introduzione nei Lea dei farmaci per l’epatite C e per la sopravvenienza passiva dovuta all’applicazione delle nuove tariffe per prestazioni territoriali ferme dal 2009). In sostanza il 2015 si chiuderà con disavanzo di circa 70 milioni di euro, inferiore comunque alla copertura della fiscalità (90 milioni).

Per il 2016 la sfida che la Sanità calabrese si trova di fronte è quella del miglioramento dei livelli essenziali di assistenza (l’obiettivo indicato da Scura è quello dei 150 punti) e dell’“aggressione” ulteriore ai costi di gestione del sistema.

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