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Scomparsa Alexandra
riprendono richerche

E’ trascorso quasi un mese da quel 19 settembre quando Alexandra Roxana Radac, riceve una telefonata nella sua abitazione di Bisgnano dove si era trasferita da qualche mese con la mamma e la sorella, scende giù cosi come si trovava in pantaloncini, dicendo che sarebbe tornata presto,  e finisce nella terra degli scomparsi. Della ventenne romena si perde ogni traccia. In queste settimane nonostante l’apparente silenzio gli inquirenti hanno lavorato e continuano a lavorare senza sosta e in stretto contatto con l’ambasciata Romena che si è mobilitata per supportare le indagini. I rapporti tra la procura bruzia guidata da Dario Granieri e i funzionari romeni sono costanti. Nel paese di origine la ragazza non sarebbe tornata. I carabinieri hanno ripreso le ricerche sul campo che saranno estese anche al territorio di Santa Sofia d’Epiro dove pare Alexandra arrivasse spesso con l’anziano vicino durante le lezioni di guida che lui si era offerto di darle. E mentre proseguono le analisi sulle utenze telefoniche sono ricominciati  gli interrogatori delle persone informate sui fatti per confermare le versioni date, alcune molto contraddittorie. Ricordiamo che a parlare della ragazza un imprenditore  60enne di Acri, separato,  datore di lavoro,  che ha detto di aver avuto una relazione con la ragazza e ha insinuato sospetti sul vicino di casa ma anche i conoscenti e i connazionali della giovane. La comunità romena è molto nutrita a Bisignano. Tutti parlano bene di Roxana una ventenne, esuberante si, che aveva molte frequentazioni, un po’ chiacchierata, ma non irresponsabile. Pensava continuamente al figlioletto di pochi anni lasciato in Romania. Voleva prendere la patente per essere autonoma e portare il bimbo qui. Anche la sera prima della scomparsa la ragazza era stata in piazza con alcuni connazionali ed era tranquilla. Elementi che indeboliscono l’ipotesi di un allontanamento volontario, che comunque, come si apprende negli ambienti investigativi, al momento, non essendoci stati elementi nuovi significativi, resta in piedi cosi come quella di un omicidio arrivato magari al culmine di un litigio, o del sequestro di persona. Da qui l’insistenza delle battute di ricerche in tutto il comprensorio. La famiglia è chiusa nel dolore. Come conferma il legale, l’avvocato Aurora Sangermano, la mamma è disperata perché ogni giorno che passa senza alcuna notizia fa temere il peggio. Continua a chiedere di non fermare le indagini, di ritrovare la sua Alexandra con la quale i rapporti erano ottimi. Lei, ripete, non aveva nessun motivo per andare via in questo modo. 

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