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Alunni disabili
restano i problemi

Luci e ombre sull’applicazione della nuova legge di riforma sulla “buona scuola” e la sua attuazione nella realtà quotidiana, unico modo per non negare il diritto esigibile a tutti gli alunni, quindi anche a quelli con disabilità, di poter frequentare la scuola e poter godere in pieno delle opportunità formative. A rilevarlo Nunzia Coppedè, presidente della FISH Calabria. “Dalle tante denunce che arrivano alla FISH Calabria Onlus si direbbe – afferma - che non ci sono novità eclatanti in questo 2015, il copione è lo stesso degli anni precedenti: il primo giorno di scuola non è uguale per tutti.  Anche quest’anno gli insegnanti di sostegno non bastano, gli assistenti educativi e della comunicazione non ci sono, ne stanno ancora discutendo nelle scuole, i comuni cercano soluzioni per ciò che è di loro competenza, le province a cui è stata confermata per tutto il 2016 l’assistenza educativa per le scuole superiori e quella della comunicazione di ogni ordine e grado sono disorientate, alcune stanno cercando di recuperare il tempo perduto e altre proprio non si muovono perché dicono che non ci sono le risorse economiche.  L’assistenza di base lascia molto a desiderare, nonostante con la nuova legge sia diventato obbligatorio garantirla con il personale ATA, ma molto di questo personale si rifiuta di farla e i genitori devono correre o restare nei paraggi della scuola per evitare che se il loro figlio/a avesse bisogno di andare in bagno si potesse trovare nell’impossibilità di andarci perché non accompagnato”. Per fare il punto sulla situazione  il 13 ottobre alle ore 15:30 presso il Grand Hotel Lamezia, la FISH Calabria ha promosso con l’avvocato Salvatore Nocera della FISH Onlus, specializzato in legislazione scolastica, con l’Ispettore emerito scolastico MIUR Calabria Francesco Fusca, e con l’Assessore Assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili della Regione Calabria Federica Roccisano, un incontro pubblico e al tempo stesso operativo, rivolto a tutto il mondo della scuola calabrese, con una particolare attenzione agli insegnanti curriculari e di sostegno, ai dirigenti scolastici, alle équipe psicopedagogiche, agli amministratori comunali e provinciali, agli assistenti educativi e della comunicazione, al personale ATA, ai familiari di alunni con disabilità, alle associazioni di, con e per disabili, alle agenzie educative, alle organizzazioni sindacali, per un confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte, al fine di chiarire tutti i dubbi e trovare soluzioni idonee a garantire agli alunni con disabilità il diritto all’inclusione scolastica.

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