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La sanità rallenta, scontro al vertice

 L’attuazione dei programmi operativi «ha subito un inspiegabile rallentamento» dal 23 luglio, data dell’ultimo tavolo romano di verifica sul Piano di rientro. Il commissario ad acta Massimo Scura e il “vice” Andrea Urbani in vista del Tavolo Adduce del 26 novembre ne chiedono conto al dipartimento Tutela della Salute. In una lettera dai toni fortemente critici, la struttura commissaria contesta agli uffici diretti dal dg Riccardo Fatarella di aver fatto poco o nulla soprattutto nell’attuare la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale. Stigmatizzato anche il ritardo di quasi tre mesi nella trasmissione del decreto di assegnazione dei budget alle Asp. Se la sanità frena, viene detto, è anche colpa della separazione fisica tra dipartimento e uffici del commissario, esclusi dalla Cittadella. Intanto alla struttura commissariale e alla Regione ha dato ragione il Giudice del lavoro che ha respinto il ricorso di 7 sigle sindacali. Ed è disgelo con l’Aiop, che rappresenta l’ospedalità privata.

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