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Il cimitero dei migranti
intitolato al piccolo Aylan

 Sarà intitolato al piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano trovato morto su una spiaggia della Turchia insieme alla mamma e il fratellino di cinqie anni, il cimitero dei migranti che sarà realizzato a Tarsia, nei pressi dell'ex campo d'internamento di Ferramonti. E' stato Farnco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili  e promotore dell'iniziativa a renderlo noto. Per la realizzazione del cimitero dei migarnto si è impegnato anche il presidente della Regione, Mario Oliverio. Franco Corbelli in una nota si rivoge direttamente al paà del piccolo Ayal e si dice pronto "se il padre del bambino vuole, a portare in Calabria la salma del piccolo siriano per seppellirlo nel cimitero che porterà il suo nome, per conservarne per sempre un ricordo e fare di quel povero, sfortunato bambino l’immagine simbolo dell’orrore della tragedia dell’immigrazione." "La famiglia del piccolo Aylan fuggiva dalla guerra e voleva andare in Canada, ma la richiesta d’asilo è stata respinta. Il Canada ha negato il permesso. Sono morti in tre, si è salvato solo il padre. Il cimitero dei migranti – afferma Corbelli – sarà intitolato a questo bambino, per fare di quel piccolo, sfortunato profugo, della sua immagine sconvolgente e dolorosissima che ha scosso la coscienza di ogni essere umano, il simbolo dell’orrore delle tragedie del mare, perche’ ogni cittadino del pianeta e tutti i capi di stato e di governo del mondo che verranno in visita in Italia, possano andare nel cimitero che porta il nome di questo piccolo siriano per rendergli omaggio, per chiedere perdono per non aver salvato lui e tutte le altre migliaia di vittime delle tragedie del mare e dell’immigrazione. Le foto di quel bambino, senza vita, disteso sulla spiaggia e in braccio ad un agente turco, non possono e non devono mai essere dimenticate e archiviate. Dovranno rappresentare per sempre l’emblema della immane tragedia dell’immigrazione, il simbolo di una vergogna planetaria, un monito per i potenti del mondo che non hanno fatto nulla per impedire che questa strage continua si consumasse giorno per giorno con il sacrificio di migliaia di poveri migranti, uomini, donne e bambini”.

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