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Raccolta differenziata
comune premiato a Roma

E' Casole Bruzio in provincia di Cosenza, al di sotto dei 10mila abitanti, il comune "riciclone" da primato regionale tanto da entrare nella classifica delle Regioni d'Italia che hanno suerato il 65% di raccolta differenziata. Il comune della presila cosentina ha raggiunto l'89.9% di raccolta differenziata. Un municipio virtuoso premiato oggi a Roma da Legambiente nell'ambito della XXII edizione di "Comuni Ricicloni". Tra i primi cinque comuni ricicloni calabresi, al secondo posto troviamo Pietrafitta, seguono i comuni di Trenta, San Vincenzo La Costa e San Fili, tutti della provincia di Cosenza. Dal sesto posto in poi, fuori classifica, ci sono i comuni di Pedace, Saracena, Serra Pedace e Zumpano. Delle altre province calabresi, al decimo posto, si classifica il comune di Roccella Jonica (Rc).Presente alla cerimonia, anche il Comune di Cosenza che lo scorso anno ha ricevuto il premio Conai come migliore start up 2014. È stato illustrato, nell'occasione, il prosieguo del sistema virtuoso di raccolta porta a porta che il comune di Cosenza sta portando avanti, al fine di ottimizzare le modalità per raggiungere e superare l'obiettivo del 65%. Presentato anche un video che mostra il passaggio dal modello di raccolta differenziata aggiuntiva stradale, al sistema "porta a porta".Solo 10 comuni ricicloni su 409 municipi calabresi sono un risultato insoddisfacente, ma che mostra alla politica la strada da seguire, con volontà e determinazione. «I risultati ottenuti – ha detto il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone – evidenziano ancora una volta una Calabria che arranca, con l'assenza di province come quelle di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, fatta eccezione per il comune di Roccella Jonica. La virtuosità del Comune di Cosenza e di molte amministrazioni della provincia cosentina devono rappresentare una leva per far decollare un virtuoso ciclo integrato dei rifiuti. Nonostante le difficoltà in cui versa il sistema impiantistico regionale, dobbiamo dimostrare che anche in tutto il resto della Calabria, la raccolta differenziata si può fare. È necessario puntare al più presto sui modelli e sulle esperienze di buona gestione dei rifiuti dei comuni virtuosi e replicarli su tutto il territorio regionale».

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