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Giunta tecnica?
Oliverio fermati

Alla vigilia del varo della nuova giunta regionale l'appello di Giovanni Manoccio, vicesindaco di Acquaformosa e dirigente regionale del PD: "Signor Presidente, si fermi un momento e rifletta sulle scelte importantissime che sta per compiere nelle prossime ore. Stando alle dichiarazioni che si leggono, sta per varare una giunta “di alto profilo” in cui  saranno presenti  solo uomini e donne delle professioni, delle università e della società civile, commissariando di fatto la politica e le tante buone prassi che nel corso degli anni Amministratori onesti e lungimiranti hanno realizzato tra mille difficoltà.  Lei pensa veramente che in un momento di difficoltà economica e di sfiducia crescente nelle istituzioni, varare una Giunta con quelle caratteristiche sia il toccasana per la Calabria? Tante esperienze di governo sono nate nel corso degli ultimi decenni con la dicitura “tecnica e di alto profilo”, ma hanno lasciato quasi sempre pessimi ricordi. È successo con il Governo Monti e la famigerata legge Fornero, con la gestione della Rai affidata ai professori della Bocconi. È successo anche con prima giunta Nisticò, quella degli assessori esteri... che nessuno più ricorda. Signor Presidente si fermi e rifletta. Quello che è accaduto è grave, ma pensare di risolvere il problema con personalità esterne alla politica è una semplificazione che offende i tanti politici onesti della Calabria, che hanno sperimentato sulla propria pelle l’insidia quotidiana di dover amministrare territori difficili in presenza di crescenti bisogni e con sempre meno risorse disponibili. Il Pd, di cui entrambi facciamo parte, è un grande partito che deve essere capace di assumersi l'impegno di un cambiamento epocale in Calabria, all'insegna della modernità e della rottura con il passato disastroso di questa regione. Ecco perché credo che una giunta tecnica, per quanto autorevole, significhi la mortificazione di questo impegno, come se il Pd alzasse bandiera bianca e dichiarasse il suo fallimento politico in Calabria. Al contrario, questo frangente può rappresentare l'occasione di riscatto che attendiamo da tempo, facendo recuperare a tutti noi l'orgoglio di appartenere a un partito capace davvero di risolvere i problemi e di dare ai calabresi un futuro degno di essere vissuto.Presidente,  non commetta l’errore di assecondare le spinte populiste e degradare la politica a qualcosa di cui si può fare a meno. Non consenta che vengano messe sullo stesso piano le responsabilità  penali di rimborsopoli  e l'impegno di decine di amministratori che si sacrificano quotidianamente per far funzionare le cose, senza alcun tornaconto personale".  

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