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Blocco scrutini
anche in Calabria

Si acuisce lo scontro tra governo e docenti. Dopo le proteste di aprile maggio, le più partecipate e accese degli ultimi anni, dopo il boicottaggio dei test invalsi ora lo sciopero degli scrutini ad esclusione delle classi impegnate negli esami di stato.  Adesione massiccia in tutte le regioni anche in Calabria. A Cosenza l’attività finale di valutazione degli studenti ha subito una brusca frenata. I disagi sono enormi sia per gli studenti che per le famiglie che per gli stessi dirigenti scolastici. I dirigenti scolastici sono costretti ad aggiornare continuamente le sedute arrivando a convocarle anche di domenica per riuscire a garantire gli scrutini, ma i sindacati sono decisi a proseguire. La buona scuola di Renzi si sta rivelando uno scoglio difficilissimo non solo a livello parlamentare, ma anche sociale. Gli insegnati coalizzati contro una riforma che a loro dire smantella la scuola pubblica, da eccessivo potere ai dirigenti, svilisce il ruolo degli insegnanti, non garantisce una efficace preparazione didattico-culturale. Una battaglia portata avanti anche con forme estreme come testimonia il boicottaggio degli scrutini

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