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Viadotto, ultimatum dei
senatori calabresi Ncd

 Una levata di scudi. Destinata, nelle intenzioni, a smuovere il Governo. La Calabria è in ginocchio: il sistema viario regionale appare gravemente segnato dalla crisi ingenerata dal crollo del viadotto “Italia” sulla Salerno-Reggio. La Statale 18 è collassata dal traffico veicolare, decine di comuni vedono messa in pericolo la loro già debole economia legata ai flussi turistici estivi. La Statale 106 ionica è, invece, ancora un’opera incompleta e non in grado di reggere i flussi stagionali. Il quadro, insomma, è da brivido. Proprio per questo è all’interno della maggioranza che regge la vita dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi che il dibattito si sta sempre più animando in relazione alla questione calabrese. A tuonare, questa volta, sono i senatori di Alleanza Popolare che con la loro iniziativa seguono, di pochi giorni, le azioni già intraprese dal governatore Mario Oliverio e dal segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. La pattuglia dei parlamentari è nutrita. La compongono: i senatori Antonio Gentile, Giovanni Bilardi, Guido Viceconte, Piero Aiello e Ulisse Di Giacomo. Questo il testo prima condiviso e poi trasmesso ai mezzi d’informazione. «Siamo pronti ad autosospenderci dalla maggioranza se il ministro Graziano Delrio non verrà in Calabria e non prenderà subito provvedimenti urgentissimi sul viadotto Italia: a luglio ed agosto la Calabria si bloccherà con danni ingentissimi a tutta la sua economia e a quella della Lucania e della Sicilia. Siamo stati dal prefetto di Cosenza insieme al collega Paolo Naccarato prosegue la nota e dal dott. Tomao abbiamo avuto risposte serie : nella migliore delle ipotesi, ma si tratta di un’ipotesi ottimistica e quasi irrealistica, per agosto sarà aperta una carreggiata del tratto autostradale bloccato da mesi.

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