Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il valzer delle cardiochirurgie

 Una struttura salvavita ma molto costosa come la cardiochirurgia, in Calabria non può essere replicata in tre sedi perché il Tavolo Adduce (ex Massicci) non lo consente. Ma una “estensione” di Catanzaro (dove le cardiochirurgie sono già due) a Reggio Calabria forse potrà essere accettata. A questa ipotesi sta lavorando il commissario ad acta del Piano di rientro, Massimo Scura, per sciogliere uno dei nodi più aggrovigliati e “sensibili” di questa sanità dai mille campanili. Un tema “bollente” su cui la politica si sta dilaniando. Se nella (finora mai attivata) struttura cardiochirurgica di Reggio si farà un numero di interventi che sommati a quelli eseguiti a Catanzaro rientrino nel novero totale necessario, l’impasse forse sarà superata. L’ipotesi è che il Sant’Anna Hospital gestisca con la sua équipe “anche” la struttura cardiochirurgica reggina, in aggiunta a quella catanzarese. E mentre Scura studia un nuovo percorso per rendere più efficaci le procedure di accreditamento delle strutture sanitarie, sull’Asp di Reggio piovono le bacchettate della Corte dei Conti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia