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Il popolo di Natuzza a Paravati, in 30mila alla festa della mamma

Fortunata Evolo, la mistica con le stimmate morta in odore di santità all’età di 85 anni il primo novembre del 2009, continua ad essere presente nel cuore della gente. Ieri alla ventottesima edizione della festa della Mamma, voluta proprio da Natuzza, sono giunti a Paravati (frazione di Mileto) circa 30mila pellegrini che con la loro presenza hanno scritto una nuova pagina di fede mariana. Tra di loro tanta gente toccata dalla grazia e da una guarigione improvvisa custodita spesso nei pensieri più intimi; tanti altri in cerca di Dio o desiderosi di capire fino in fondo il grande il mistero che avvolge questi luoghi. Una scia di popolo che per tutta la giornata ha sostato in raccoglimento e in ginocchio davanti alla Croce, alla statua della Vergine Maria e alla tomba della mistica. Come Marianna che proprio grazie a mamma Natuzza è riuscita a superare un momento particolarmente difficile della sua vita. «Non riuscivo più a ritrovare me stessa – ci ha confidato – fino a quando un bel giorno, accompagnata quasi con forza da un’amica, non sono arrivata qui dove ho avuto la possibilità di incontrare Natuzza che con le sue parole mi ha aiutato molto e mi ha fatto capire, in particolare, con le sue parole semplici quale era la strada che dovevo seguire. Da allora vengo in questo luogo per pregare e per chiedere alla Madonna di vegliare su tutta la mia famiglia e sui giovani che oggi più che mai hanno bisogno di guide sicure e di esempi concreti». E come Marianna migliaia di altre persone hanno vissuto storie simili raccontate spesso nelle tante lettere che ogni giorno giungono al vescovo monsignor Renzo e ai padri spirituali di Fortunata Evolo, don Pasquale e padre Michele. Carovane di pullman sono arrivate da ogni parte della Calabria, dalla Sicilia, dal Lazio, dalla Puglia, dalla Campania e dalla Toscana.

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