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Comac Montalto
lasciato morire

Non lasciare morire  il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria (Comac) e i dodici dipendenti che da un anno, ormai, non percepiscono alcuna retribuzione. La Regione Calabria, che è socio di maggioranza della società, provveda nell’immediato a risolvere la vertenza lavorativa del personale e si determini affinché si abbia un quadro chiaro sul futuro dell’azienda. Servono investimenti e nuove idee per il rilancio di uno dei poli di commercializzazione strategici del territorio calabrese. È del tutto inammissibile che ad appena otto anni dall’avvio di un così importante progetto, sovvenzionato per di più con fondi pubblici, se ne debba decretare il fallimento. Il mercato agricolo e agroalimentare deve diventare concretamente uno dei punti di forza dell’economia calabrese.  È quanto chiede il consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che sulla vicenda del Comac di Montalto Uffugo  si è fatto promotore di un’interrogazione consiliare. Il coraggio di cambiare – commenta Graziano – passa anche dalla capacità delle istituzioni, della politica e della classe dirigente di occuparsi in modo concreto e nei fatti delle opportunità di sviluppo reali della nostra Regione. Soprattutto nella contingenza storico-economica che ci troviamo a vivere e nella quale la crisi, purtroppo, segna il passo, servirebbe rilanciare in modo mirato quei patrimoni, naturali e produttivi, di cui la Calabria è ricca. Senza farli disperdere. La condizione di precarietà ed incertezza in cui versa il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria a Montalto Uffugo e, di conseguenza, le difficoltà alle quali è costretto il personale aziendale – precisa il Segretario questore del Consiglio – sono inaccettabili. o costruire.

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