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Solidarietà per Gabriele
lettera a Mattarella

Il sindaco del Comune di Trenta  Ippolito Morrone ed il consigliere delegato alla cultura, Giuseppe Pulice hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  sul caso dei bimbi  che hanno rinunciato alla gita scolstica, gesto di solidarietà nei confronti del loro compagno di classe disabile. Di seguito il testo integrale della missiva "Egregio Signor Presidente, ricordando il suo primo discorso a Camere riunite, abbiamo particolarmente apprezzato l’attenzione che ha voluto riservare al diritto allo studio e al futuro dei nostri studenti: “garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro”. Con questa lettera è nostra intenzione segnalarLe un episodio tanto singolare quanto di notevole solidarietà, dimostrata appunto da un gruppo di piccoli studenti. Gli alunni della quinta elementare sita nel Comune di Trenta (CS) e facente parte dell’I.C. di Rovito (CS), hanno rinunciato alla gita scolastica di fine anno in segno di solidarietà nei confronti del loro compagno disabile Il loro compagno di classe, costretto dalla malattia a muoversi su una sedia a rotelle, non poteva affrontare il viaggio di istruzione su un pullman non dotato della pedana per le carrozzine, ed è a questo punto che, gli alunni supportati dai familiari e dai docenti hanno deciso di rinunciare alla gita a Lecce proprio perché il loro compagno disabile non poteva parteciparvi. Insegnanti e genitori hanno analizzato le probabili soluzioni, ma alla fine hanno stabilito che era impossibile per il piccolo arrivare fino a Lecce, concordando il tutto con il papà del bambino. Il viaggio in quelle condizioni sarebbe risultato pericoloso e dunque Gabriele sarebbe rimasto a casa, ma i suoi compagni di classe non sono più voluti partire e a loro si sono aggiunti anche i bambini delle altre classi. Genitori e docenti hanno condiviso e appoggiato la scelta dei bimbi e li hanno riportati a casa. Tutte le famiglie hanno deciso che il piccolo in carrozzina aveva diritto come gli altri alla gita. Questo gesto semplice di bambini squarcia le pieghe di una società che spesso non garantisce le pari opportunità ai più deboli, ma non questa volta, proprio perché quelli che noi adulti definiamo piccoli, hanno grandi cose da insegnare. Chiediamo che questa azione non passi inosservata, affinché questo nobile gesto fatto da bambini di oggi ma cittadini del domani, sia da esempio a tutta la Nazione, rinvigorendo la fiamma della solidarietà. Questi bambini di colpo ci riportano a credere nel rispetto verso il prossimo, nei principi del merito e della meritocrazia, dettata da virtù morali e non fisiche." Intanto domani mattina il presidente della Regione Mario Oliverio incontrerà Gabriele e i suoi compagni di classe nella scuola di Morelli di Trenta.

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