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Arresto Lamanna
voleva travestirsi
da frate

Resi noti dal capo della mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini i particolari dell'arresto di Daniele Lamanna, il ricercato individuato e bloccato ieri sera nella casa del suocera Trenta, piccolo centro della presila cosentina. L'uomo è accusato di aver ucciso Luca Bruni, il rampollo dell'omonima famiglia di ndrangheta nel gennaio del 2003 come confermato agli inquirenti dal pentito Adolfo Foggetti. "Avevo perfino pensato di travestirmi da frate, per non farmi prendere" ha detto ai  poliziotti  che  in tono scherzoso, gli avevano detto che che con la barba lunga era stato davvero difficile riconoscerlo.  Alla conferenza stampa anche  il questore, Luigi Liguori, e il magistrato della DDA di Catanzaro Pierpaolo Bruni, che non ha pero' rilasciato alcuna dichiarazione, rimanendo in disparte. Lamanna e' stato trovato in un appartamento di proprieta' del suocero, ed era proprio insieme al suocero e al figlioletto di 9 anni, al momento dell'irruzione della polizia. Aveva una pistola calibro 7,65, con il colpo in canna. "Piu' che da noi - ha detto Zanfini - credo che la tenesse carica per difendersi dai membri del suo o di un altro gruppo criminale". 

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