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Giornata Memoria
c'è rabino Lazar

“Bisogna guardare al passato con un senso di contemporaneità”. Lo ha detto a Ferramonti di Tarsia il presidente della Provincia Mario Occhiuto, partecipando alle manifestazioni per la Giornata della Memoria. Erano presenti, tra gli altri, anche il rabbino di Milano, Moshe Lazar,  l’ambasciatore di Ferramonti nel mondo e coordinatore dell’evento professor Mario Rende, il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, il presidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore regionale Carlo Guccione. Alle celebrazioni hanno partecipato centinaia di alunni di diverse scuole, che hanno visitato il museo del campo di internamento.Il presidente Occhiuto, rivolgendo il suo saluto agli studenti e agli insegnanti, agli amministratori comunali e alle forze dell’ordine presenti all’iniziativa, ha ricordato come sia importante non solo ricordare gli orrori del passato, ma rinsaldare ogni giorno il legame con le altre culture per convivere in una società pacifica. Operazione che il Comune di Cosenza, ad esempio, già sta portando avanti nei confronti proprio della comunità ebraica con la Festa delle luci che, da due anni, si celebra secondo il rito ebraico dell’ Hanukkah. Ma non solo. Occhiuto, in veste di Sindaco di Cosenza, ha annunciato il rifacimento della zona del Cafarone, dove, secondo alcune fonti storiche, vivevano gli ebrei di Cosenza. Il termine “cafarone”, che potrebbe indicare semplicemente un luogo fortemente ripido e accidentato, è stato da alcuni collegato a “cafarnao”, antica città della Galilea dove, secondo i Vangeli, Gesù andò ad abitare dopo aver lasciato Nazareth, dunque ad una possibile presenza ebraica nella città di Cosenza. 

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