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Narcos in gonnella con 36 chili di “erba” in auto

Tutto è avvenuto all’altezza di Roseto Capo Spulico, altra località costiera tagliata in due dalla 106, quando i militari in divisa grigia agli ordini del comandante Domenico Allevato hanno alzato la paletta davanti a una Lancia Ypsilon di colore bianco. A bordo dell’auto c’erano due donne, una 37enne italiana e un’albanese di 24 anni, che hanno immediatamente attirato l’attenzione dei finanzieri per i chiari segni di nervosismo dovuti a quell’improvviso controllo. I militari, gente dall’occhio allenato grazie anche e soprattutto a lunghi turni di lavoro su strada in qualsiasi condizione climatica, si sono insospettiti pure per un altro particolare: quei bagagli appoggiati sui sedili posteriori del veicolo, pratica abbastanza inusuale per qualsiasi viaggiatore che non abbia qualcosa da nascondere. Agli uomini coordinati dal colonnello Giosuè Colella, comandante della Guardia di finanza per l’intera provincia di Cosenza, non è quindi bastata più la consueta verifica di patente e libretto. S’è così deciso di andare a fondo nella strana faccenda, aprendo il bagagliaio per vedere cosa contenesse. In quegli istanti i forti dubbi degli esperti detective si sono tramutati in realtà: all’interno di quattro sacchi solitamente utilizzati per raccogliere la spazzatura erano celati ben 17 panetti ricolmi di marijuana, “erba” che una volta messa sulla bilancia ha rivelato un peso complessivo di oltre 36 chilogrammi. Le due donne, ormai precipitate in un mare di guai, sono state accompagnate in caserma per le formalità di rito. E proprio in quei frangenti, mentre i finanzieri di Montegiordano comunicavano gli sviluppi alla competente Procura di Castrovillari, s’è inoltre scoperto che sulla testa della giovane albanese pendeva un provvedimento d’espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Roma. Il pm Maria Sofia Cozza, magistrato che ha coordinato passo passo l’operazione delle fiamme gialle joniche, a quel punto ha dato il suo via libera all’arresto dalle due donne. Entrambe sono state trasferite nella sezione femminile del carcere di Castrovillari, dove restano a disposizione dei giudici che presto avranno il compito di interrogarle e capire cosa ci facessero con tutta quella “roba” in macchina. Dal comando provinciale della Guardia di finanza è infine giunto il plauso ai colleghi in forza alla tenenza di Montegiordano, protagonisti appena una due settimane fa di un’analoga operazione conclusa con l’arresto di due giovani originari di Locri e il sequestro di oltre quattro chili di marijuana. Soddisfazione unita alla consapevolezza che i viaggi dei narcos sulla 106 fanno risaltare «l’interesse della criminalità comune verso un settore dai facili guadagni che vede spesso giovani attratti oltre che da consumatori ma anche quali pusher». Anche per questo motivo «la Guardia di finanza cosentina proseguirà l’azione di contrasto al traffico e alla diffusione delle sostanze stupefacenti, attraverso un costante controllo economico del territorio, attuato soprattutto sulle direttrici di grande comunicazione come la Statale 106» 

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