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M5s, tra i parlamentari
a “rischio” quattro calabresi
e un siciliano

Nuove espulsioni in vista dal gruppo M5S. Sono una ventina i parlamentari cinquestelle a rischio. Nel corso dell’assemblea dei deputati di avantieri sera alla Camera, infatti, così viene riferito da più esponenti del movimento, il capogruppo Andrea Cecconi ha comunicato che mercoledì prossimo 3 dicembre la congiunta si occuperà di tutti quelli che ancora sono in ritardo con la pubblicazione delle rendicontazioni sul sito ufficiale 5 stelle Tirendiconto.it: fino a ieri erano ancora in difetto 16 deputati. Ma a questi, che comunque hanno tempo fino a mercoledì per mettersi in regola, si devono aggiungere altri 6 casi di cui però 3 – assicurano in tanti – saranno “salvati” perché integralisti doc: si tratta dei deputati Danila Nesci (nata a Tropea ed eletta in Calabria) e Riccardo Nuti (palermitano, eletto nella circoscrizione Sicilia 1), entrambi accusati di aver fatto endorsement durante la votazione per le Europee; e del senatore eletto in Calabria Nicola Morra (genovese di origine, ha insegnato fino al 2013 nel liceo classico Telesio di Cosenza) per questioni legate alle recenti elezioni regionali. E poi altri 3 casi, che invece rischiano concretamente di esser fatti fuori: i deputati Sebastiano Barbanti (cosentino, eletto in Calabria) ed Eleonora Bechis e un altro senatore eletto in Calabria, Francesco Molinari (nato nel Barese ma residente a Montaldo Uffugo nel Cosentino), tutti per problemi legati ai rispettivi territori.

Bechis e Barbanti sono inseriti anche tra i 16 ritardatari ancora fermi con la rendicontazione ad aprile, elenco completato dai nomi dei seguenti parlamentari: Marco Baldassarre, Silvia Benedetti, Paolo Bernini, Francesco Cariello, Federica Daga, Marta Grande, Mara Mucci, Girolamo Pisano, Aris Prodani, Walter Rizzetto, Gessica Rostellato, Emanuele Segoni, Patrizia Terzoni e Tancredi Turco.

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