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Congiuntura negativa
e nubi sul futuro

soldi

Prosegue in Calabria il periodo congiunturale negativo, aggravato dal fatto che "le aspettative per l'ultima parte dell'anno e l'inizio del 2015 rimangono incerte". Lo afferma la Banca d'Italia nella relazione sull'aggiornamento congiunturale dell'economia calabrese, nella quale si afferma che "nel corso dell'anno non hanno trovato conferma i deboli segnali di stabilizzazione osservati tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014". Secondo i risultati del sondaggio congiunturale svolto dalle filiali regionali della Banca d'Italia tra settembre e ottobre, "la quota di imprese industriali che ha dichiarato un aumento del fatturato nei primi nove mesi del 2014 e' stata pari al 20 per cento, a fronte del 36 per cento che ha segnalato un calo; la percentuale di imprese che esprimono un giudizio negativo sull'andamento delle vendite e' stata superiore per quelle operanti nei comparti connessi all'edilizia". A lasciare perplessi gli esperti della Banca d'Italia e' anche la prospettiva futura: "Le aspettative per l'ultima parte dell'anno e l'inizio del 2015, infatti, rimangono incerte: il 29 per cento delle imprese prevede una crescita del fatturato, mentre il 24 per cento si attende un ulteriore calo. Tale andamento - evidenziano - e' in linea con i risultati dell'indagine Istat sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere meridionali che indicano, per i primi nove mesi del 2014, una stagnazione dei livelli della produzione e degli ordini". In questo contesto ed in attesa di un rafforzamento della domanda, "il 31 per cento degli intervistati realizzera' investimenti inferiori a quelli programmati alla fine del 2013, solo il 10 per cento ne registrera' un aumento". (AGI)

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