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Grillo e Salvini
invitati in comune
deleghistizzato

Giovanni Manoccio, esponente del PD e in prima linea nell’accoglienza respinge a muso duro le crociate razziste di Lega e Grillo. “Non sono tempi facili, la feroce critica politica sta snaturando il dibattito sull’immigrazione, le frasi shock di Matteo Salvini e le esternazioni del comico “Beppe Grillo, non aiutano a comprendere la fenomenologia della fuga, e dell’essere profugo. Da anni ho praticato, da Sindaco nel mio paese la politica dell’accoglienza, oggi sono presenti ad Acquaformosa, paese di 1000 abitanti, oltre 70 cittadini del mondo, hanno trovato attraverso i progetti SPRAR la dignità e la serenità per iniziare ad affrontare una nuova vita,  ben 10 sono le nazionalità, molte le religioni, nessuno di loro ha nel corso degli anni infastidito la normale vita del paese, vivono autonomamente in appartamenti, frequentano i corsi d’italiano, partecipano agli avvenimenti sportivi e ludici del paese, ad Acquaformosa non si avverte il pericolo delle invasioni, si convive assieme cercando di capire il dramma umano di persone più sfortunate di noi. Egregio dott. Salvini Matteo, ha mai parlato con un migrante che ha attraversato il deserto del Sahara, con temperature che variano dai 50 gradi di giorno ai -15 della notte? Lei è a conoscenza dei trattamenti riservati dalla polizia Libica ai cittadini dell’Africa sub-sahariana? Lei sa che appena i profughi salgono nelle carrette della morte, pregano rivolgendosi al cielo, sapendo che le probabilità di riuscita sono abbastanza ridotte? Questo a me umile amministratore di Calabria raccontano questi “dannati della terra” e Voi invece di considerare i drammi di tutte queste storie fate solo pessima propaganda politica. Il Governo non ha le mani macchiate di sangue, il governo sta attuando politiche di buon senso, che tentano di garantire i diritti dei migranti, senza l’aiuto dell’Europa, forse dovremmo essere tutti fieri,invece la propaganda becera la fa da padrone.  Venite  signori  Salvini e Grillo nel mio paese, troverete, un tabellone, all’inizio del paese con la scritta “Paese Deleghistizzato”apposto dal sottoscritto nel 2009, in contestazione degli atteggiamenti xenofobi del movimento leghista , che hanno trovato nuovi adepti tra i pentastellati odierni, nei confronti dei popoli del Sud del mondo”. 

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