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Persecuzioni ad ex
2 arresti nel reggino
e a Cosenza

Hanno pedinato, perseguitato e, in un caso, minacciato di morte con un'accetta le loro rispettive ex. Sino a quando le forze dell'ordine non li hanno arrestati per stalking. E' quanto accaduto a Stilo, nel reggino, ed a Cosenza.
Nel primo caso, l'uomo C.C., 40 anni, nella serata di ieri si è presentato davanti casa della ex moglie brandendo un'accetta da carpentiere e minacciando la donna di morte per costringerla ad aprirgli la porta e farlo entrare. Dopo vari e vani tentativi, l'uomo si è allontanato, non prima però di aver consegnato a una delle figlie che rientrava a casa un coltello a serramanico con una lama lunga 13 centimetri. Nel frattempo, la donna ha chiamato i carabinieri che hanno rintracciato il marito in una piazza poco distante dall'abitazione e lo hanno arrestato. L'uomo, che era già stato denunciato dalla moglie pochi mesi fa, il 28 marzo scorso era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato per avere scagliato due fioriere contro la porta della caserma dei carabinieri.
A
Cosenza, la squadra mobile ha arrestato e posto ai domiciliari, in esecuzione di un'ordinanza del gip, P.M., di 67 anni. L'uomo, sposato, non si era rassegnato alla fine della relazione extraconiugale con un'altra donna ed ha subito iniziato a tormentarla con continui messaggi telefonici, lettere anonime, pedinamenti ed appostamenti sul posto di lavoro e sotto casa. In alcuni casi l'ha anche aggredita.
La donna ha sempre denunciato gli episodi ed il gip aveva emesso nei confronti dell'uomo un divieto di avvicinamento alla vittima ed il divieto di comunicare con lei. Il provvedimento era stato revocato il 13 giugno, ma in conseguenza del comportamento dell'uomo era stato ripristinato il 30 giugno.
Visto che le persecuzioni da parte dell'uomo sono proseguite anche dopo il provvedimento del gip, è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. (ANSA)

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