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Tracce dell’assassino, c’è una pista

 Svanito nel nulla, volatilizzato. Nonostante le massicce ricerche e l’impiego, in particolare, di decine di carabinieri in un’area compresa tra i territori dei comuni di Monasterace e Guardavalle, a distanza ormai di ben 3 giorni dall’uxoricidio e dalla successiva fuga dal luogo dell’orribile fatto di sangue, si sono perse le tracce di Giuseppe Pilato, di 30 anni. Il giovane commerciante, lunedì scorso, al culmine dell’ennesimo litigio familiare (tra i due i rapporti erano tesi già da tempo), ha barbaramente ucciso a Monasterace, sparandole un colpo alla testa da distanza ravvicinata, la giovane moglie, mamma tra l’altro di ben 4 figli (due bambine e due maschietti), Mary Cirillo, di 31 anni. L’auto di Pilato è stata trovata nella serata di lunedì scorso, a poche ore di distanza dal delitto, nelle vicinanze della stazione di Guardavalle con le chiavi nel cruscotto e con all’interno della stessa vettura documenti, carte di credito e bancomat. Di lui, però, si sono perse le tracce. I carabinieri ritengono possibile che il giovane commerciante si nasconda, grazie all’aiuto di qualche conoscente o amico, nella zona compresa tra Monasterace e Guardavalle in attesa di poter magari fuggire via ancora più lontano non appena si presenterà l’occasione e i controlli diminuiranno. Nel pomeriggio di martedì i carabinieri del Gruppo di Locri, della compagnia di Roccella e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria hanno battuto una vasta zona di campagna posta nella contrada Campomarzo, al confine tra i comuni di Monasterace e Guardavalle. Setacciate palmo a palmo anche le sponde del fiume “Assi”. Ieri mattina addirittura nella zona sono arrivati da Firenze due cani molecolari specializzati nelle ricerche più accurate. Golf e Gorge, questi i nomi dei due cani addestrati e seguiti dagli esperti carabinieri dell’unità cinofila, hanno controllato, essendo in grado di individuare particolari tracce molecolari anche dopo 4-5 giorni, alcune specifiche zone poste lungo la tratta ferroviaria ionica che unisce i due centri costieri che rispettivamente segnano i confini tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria. Ai due cani, infatti, sono stati fatti annusare alcuni tamponi contenenti tracce biologiche di Pilato. Stando, quindi, al comportamento dei cani e ai loro spostamenti, il giovane commerciante dopo aver abbandonato l’auto nelle vicinanze della stazione di Guardavalle Marina si sarebbe spostato a piedi lungo i binari della ferrovia e poi lungo la spiaggia. Allo stato, quindi, secondo quanto continuano ad ipotizzare gli investigatori dei carabinieri, la sua presenza fisica in una zona situata tra i due centri costieri limitrofi sarebbe pressoché certo.

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