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Cresce disoccupazione
Comune: è emergenza

"Amministrare con coscienza e perseveranza per programmare sviluppo, in modo da garantire, così, la nascita di nuovi posti di lavoro. Questo, con il dichiarato obiettivo di contrastare gli effetti della crisi incalzante e andare incontro alle esigenze dei nostri giovani e delle famiglie. Tenendo sempre ben presente questa direttrice, i Governi della Città a guida centro destra e, non ultimo, l’Esecutivo Antoniotti hanno dedicato e continuano a dedicare massima attenzione alle politiche sociali e al welfare. Il Comune non è un ufficio di collocamento e sarebbe assurdo reputarlo tale. Di fronte ad una richiesta incessante di lavoro, impossibile da soddisfare in toto, sarebbe da stolti gratificare alcuni a discapito di tutti gli altri. Questo è il nostro modo di operare, nel pieno rispetto della cittadinanza." È quanto ribadisce il sindaco Giuseppe Antoniotti, Quotidianamente – prosegue  – mi trovo a dover far fronte al grido di dolore di centinaia di cittadini che, spinti dall’esigenza ma con tanta dignità, si rivolgono al Sindaco o agli amministratori per poter avere un sollievo economico. Quante persone bussano alla porta del Comune per chiedere che gli venga pagata una bolletta o, addirittura, per chiedere le sussistenze alimentari necessarie ad andare avanti. E, purtroppo, non sono casi isolati. La disperazione della gente è dilagante. Anzi, spesso grazie anche all’intervento prezioso delle forze dell’ordine abbiamo scongiurato il peggio. Ecco perché alla luce di questa esperienza reale, che viviamo giorno dopo giorno con dolore – scandisce ancora il sindaco –, saremmo solo degli incoscienti se ci arrogassimo la pretesa di “regalare”, a nostra discrezione, posti di lavoro.  Posso garantire, pertanto, che non è mai stata fatta pressione su questa o quella azienda per raccomandare posti di lavoro. Abbiamo isituito il fondo sociale per i bisognosi, che ci auguriamo possa continuare ad avere ampio riscontro nella popolazione, abbiamo mantenuto e potenziato l’assistenza fisica a diversabili e non autosufficienti, e i centri diurnui. Abbiamo instaurato una proficua collaborazione con la Caritas diocesana, offrendo circa 150 pasti quotidiani, consapevoli del dramma sociale che interessa diversi concittadini. Insomma, è stata creata una rete fitta di sostegno concreto verso chi ha bosogno. Abbiamo la coscienza pulita – conclude il sindaco – e dormiamo sonni tranquilli, consapevoli che il bene comune si persegue operando nell’interesse di tutti.  

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