Anna ed Angelo, i coniugi Magliocco, vivono a Magli, frazione di Trenta, in provincia di Cosenza, e mai, avrebbero immaginato che a benedire le loro nozze d'oro sarebbe stato Papa Francesco. Si sono vestiti a festa e lunedì scorso, 16 giugno, proprio alla vigilia della visita del Papa in Calabria, si sono recati a Santa Marta ed hanno incontrato il Pontefice. Gli occhi di lei luccicavano di emozione, lui, al solito non riusciva a stare fermo. E' stato il Papa a rompere il ghiaccio e dire sorridendo che "erano giovani" per quel traguardo. Angelo ed Anna non trovavano le parole, così Papa Francesco ha chiesto dei figli, dei nipoti, della loro vita. A lui hanno riassunto gli anni trascorsi nella casa in cui vivono da sempre e che li ha visti ragazzi, genitori, nonni. Cinquanta primavere passate sulla collina di provincia in un quotidiano fatto di affetti e cose semplici. Anna si è resa conto di non aver portato un dono per il Papa, proprio lei, di solito attenta. Allora è scoppiata in lacrime ed ha detto: Santità sono venuta a mani vuote." Papa Francesco l'ha abbracciata: " A me non manca nulla- ha risposto- non fate mai mancare la carità a chi ha bisogno. " Sono tornati al paese con quello sguardo e le parole nel cuore. Era stata Giovanna, la primogenita, ad inviare una lettera a Papa Francesco. " Ho scritto- racconta- che il 15 giugno 1964 mia madre non aveva 15 anni e mio padre 20" "Che è stato un matrimonio celebrato in sacrestia, come testimoni dei passanti". " Sono stati accolti dai nonni paterni. Mia madre è stata la loro salvezza, in quanto li ha accuditi per 42 anni". " Non ricordo mai di aver visto i miei genitori festeggiare il giorno delle nozze, o fare un viaggio insieme, neppure uscire una sera in pizzeria, non ricordo mai mia madre truccata". " In occasione del 50esimo anniversario, anzichè organizzare un banchetto, un viaggio, ho chiesto a Papa Francesco,dandogli del tu, di far riscattare il brutto ricordo che avevano i miei genitori del loro matrimonio facendoli partecipare ad una sua celebrazione. " I primi di aprile ho ricevuto la lettera con l'invito". " Per loro - conclude Giovanna - è stato un evento miracoloso, ma nello stesso tempo conferma che Dio, come diceva San Paolo, ama chi dona con gioia"
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